Piemonte, gli artigiani chiedono più attenzione alla politica

Confartigianato, Cna e Casartigiani hanno presentato questa mattina un documento comune ai candidati alla presidenza del Piemonte in occasione dell'incontro al Circolo dei Lettori di Torino con Gianna Pentenero (centrosinistra), Sarah Disabato (M5s), Francesca Frediani (Unione Popolare), e dove è atteso il governatore uscente Alberto Cirio (centrodestra), in corsa per il secondo mandato. Fra le richieste, un assessorato regionale dedicato esclusivamente al settore, bandi che permettano anche alle imprese più piccole di concorrere, l'incremento del Fondo Competitività varato dalla Regione nella fase di emergenza del Covid. Ma anche la promozione dell'occupazione e del passaggio generazionale rafforzando la formazione, e la riattivazione di misure specifiche per il settore attualmente bloccate, come l'Eccellenza Artigiana e la Bottega Scuola. "Gli strumenti di sostegno - ha sottolineato il presidente regionale di Confartigianato, Giorgio Felici - sono escludenti rispetto alle aziende molto piccole, che costituiscono però il 90% del tessuto produttivo piemontese. Inoltre il 50% della nostra forza lavoro è penalizzata dal fatto che le donne sono svantaggiate: occorre un piano di welfare per sostenerle". "E' necessario - ha aggiunto il presidente regionale Cna, Giovanni Genovesio - che il sostegno della Regione torni ai livelli pre-pandemici. Serve anche un occhio di riguardo sul fronte del credito, per fronteggiare le difficoltà abbiamo bisogno di regole che permettano anche alla microimpresa di accedere al credito". "Sul fonte del credito - ha sottolineato il presidente di Casartigiani Piemonte, Paolo Mignone - crediamo che vadano creati strumenti appositi, per esempio dei voucher di garanzia o a copertura di servizi forniti dai Confidi. Il Piemonte su questo non è stata attenta, ci sono regioni dove i Confidi sono aiutati affinché possano svolgere al meglio il loro lavoro".

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