URNE VIRTUALI

Altro che remuntada Pd, Cirio è senza rivali

Ultimo sondaggio BiDiMedia per lo Spiffero. In Piemonte situazione stabile con il governatore uscente in vantaggio di oltre 20 punti sulla sfidante Pentenero. M5s annaspa. Alla prossima giunta gli elettori chiedono un intervento sulle liste d'attesa

L’immagine di una campagna elettorale soporifera e senza guizzi si riflette nello specchio dei numeri che fotografano una situazione ormai “stabilizzata” con Alberto Cirio avanti di oltre venti punti sulla sfidante di centrosinistra Gianna Pentenero e la candidata del M5s Sarah Disabato ben distanziato al di sotto della doppia cifra. È il risultato che emerge dalla seconda rilevazione di BiDiMedia in esclusiva per lo Spiffero sulle regionali in Piemonte dell’8 e 9 giugno. Nessuna traccia di quella remuntada invocata dai dirigenti dem, mentre il governatore uscente si limita a controllare il vantaggio sugli avversari, evitando passi falsi. 

LA FIDUCIA - A dare un giudizio positivo sull’operato della giunta Cirio è il 43 percento dei piemontesi, mentre il 48% giudica il lavoro della sua squadra “negativamente” (il 26%) o “molto negativamente” (22%). Non si esprime il 9% degli intervistati. La fiducia nel governatore si conferma al 44%, otto punti in più di Pentenero (36%). “Il consenso relativo alla giunta uscente (43%) è praticamente identico a quello attribuito nello scorso sondaggio all’operato di Cirio in persona – afferma l’amministratore unico di BiDiMedia Mauro De Donatis – . Questo è un fenomeno piuttosto frequente negli ultimi anni dato che si tende a impersonare l’intera amministrazione (o, a più alti livelli, il Governo) con il suo leader”. Inoltre, quel che appare evidente è che parte dei giudizi negativi nei confronti del governatore e dei suoi assessori non si trasformano in consensi per i suoi avversari e che una parte non trascurabile di chi si considera insoddisfatto degli ultimi cinque anni di centrodestra, fatica comunque a riconoscersi nelle proposte alternative.

INTENZIONI DI VOTO - Rispetto al precedente sondaggio ci sono due nuovi candidati: Francesca Frediani di Piemonte Popolare (un agglomerato di sigle della sinistra radicale e comunista) e Alberto Costanzo di Libertà, la formazione del sindaco di Taormina Cateno De Luca. Per entrambi sarà difficile riuscire a ottenere una rappresentanza nel prossimo Consiglio regionale, ma tuttavia intercettano una parte del consenso che nella rilevazione precedente era andato ai tre principali contendenti. Nelle intenzioni di voto, infatti, Cirio perde 1,3 punti e si attesta al 54,7%, Pentenero arretra di 1,1 punti e si ferma al 33%, più stabile la grillina Disabato che passa dall’8,8 all’8,5% tuttavia piuttosto lontana dalla doppia cifra. Frediani, che punta su quel che resta del voto No Tav e candida alcuni attivisti Pro Palestina, è al 2,3%, ma essendo appena entrata nell’agone è quella che forse ha più margini di crescita. Solo l’1,5% per Costanzo.

LE LISTE - Per quanto riguarda le liste, il primo partito è Fratelli d’Italia con il 27,1%, davanti alla Lega (12%) e Forza Italia (9,2%). Non sfonda la lista Cirio, ferma al 5,2% e lontana dagli exploit di governatori radicati come Luca Zaia in Veneto (la sua lista nel 2020 ottenne il 44,6%) o Massimiliano Fedriga in Friuli (17,8%).  Un fenomeno spiegabile con la concomitanza delle elezioni europee che accentuano il voto d’opinione, favorendo i partiti, ma anche con la diafana identità politica della lista Cirio, ridotta a un rassemblement di apolidi e saltafosso.  Nel centrosinistra tiene il Pd al 21%, seguito da Stati Uniti d’Europa (5,1%), Alleanza Verdi e Sinistra (3,9%), Lista civica Pentenero (2,5%), Piemonte Ambientalista e Solidale all’1.     

PRIORITÀ - E infine veniamo alle priorità della prossima giunta secondo i piemontesi. Il 63% chiede un intervento risolutore per quanto riguarda le liste d’attesa nella sanità, il 27% indica il Lavoro, il 25% la Sicurezza, il 22% l’Edilizia sanitaria. Un piemontese su cinque chiede maggiori opportunità per i giovani, poco più di uno su dieci nuove infrastrutture, mentre solo il 6% indica tra le priorità della prossima giunta regionale la riduzione delle disparità tra uomini e donne.

NOTA METODOLOGICA: Interviste eseguite tra il 14 e il 16 maggio. Metodo raccolta delle informazioni: CAWI/Da Panel. Popolazione di riferimento: popolazione maggiorenne residente nella regione Piemonte. Metodo di campionamento: campione rappresentativo della popolazione di riferimento per genere, istruzione, età, condizione lavorativa, dimensione del comune di residenza, provincia di residenza, ponderato per voto pregresso. Consistenza numerica del campione: 1000 intervistati su 1667 contatti totali. Tasso di risposta utile complessiva: 60%. Rappresentatività del campione: +/-3,2% per una percentuale stimata del 50,0%, con un intervallo di confidenza al 95%.

Il sondaggio completo

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