Arcivescovo Torino, ci uniamo a festa Missionari Consolata

"Ci uniamo alla festa dei Missionari e delle Missionarie della Consolata e rivolgiamo un pensiero riconoscente al Papa. Ha infatti inizio il percorso verso la canonizzazione di Giuseppe Allamano, che presto avremo la gioia di vivere insieme". Così l'arcivescovo di Torino, Roberto Repole, dopo l'annuncio dato oggi dalla Santa Sede che il beato Giuseppe Allamano, fondatore delle Missioni della Consolata, sarà presto proclamato Santo. Allamano è un piemontese, nato a Castelnuovo Don Bosco in provincia di Asti il 21 gennaio 1851 e morto a Torino il 16 febbraio 1926. "Il Papa - spiega Repole - ha autorizzato la promulgazione del decreto che attesta un miracolo attribuito all'intercessione dell'Allamano, che nel 1901 fondò l'Istituto Missioni Consolata aprendo una volta di più la nostra Chiesa all'annuncio del Vangelo nel mondo". "La missione - sottolinea - partì dall'amato Santuario della Consolata di Torino e oggi è diffusa in tutto il mondo, dove i missionari e le missionarie della Consolata continuano a testimoniare la fede in Gesù, spesso in condizioni di grande povertà materiale e spirituale. È l'impegno missionario di tutta la Chiesa, anche di quella torinese - aggiunge - che sull'esempio dell'Allamano e dei santi sociali che illuminarono la città nell'Ottocento e nel Novecento si sente chiamata a portare il Vangelo nella vita di tutti gli uomini e tutte le donne".

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