Jena Plissken a Torino Nord

2024 fuga da Torino nord. Per caso Torino nord è una nuova Christiania? La domanda mi sorge spontanea alla luce dei recenti fatti di cronaca che vanno a rimpolpare la già amplia casistica di cronaca dei quartieri siti a nord della città, in particolar modo Barriera di Milano e Aurora. Fatti di cronaca che portano inevitabilmente a pensare ad una situazione di anarchia ed autogestione come il noto quartiere di Copenaghen.

Solo sfogliando i giornali trovo titoli come: “Passeggiano sulle auto parcheggiate e le distruggono” e “Carabinieri intervengono per sedare due liti, ma vengono aggrediti”. Gli articoli sono riferiti rispettivamente a via Montanaro e Largo Giulio Cesare, ma anche nel quartiere Vallette le cose non vanno meglio, una radiomobile dei Carabinieri intervenuta sempre per sedare una lite ha visto scagliarsi contro uno degli uomini coinvolti.

Adesso che ci penso il paragone con il quartiere folcloristico danese non è per nulla corretto, lì al massimo si vede passeggiare qualche gruppo di fricchettoni con cannetta in mano cosa che per chi vive nei quartieri a nord del capoluogo sabaudo sarebbe ancora una situazione quasi da borgo residenziale svizzero. Per noi che viviamo quest’area della città invece sembra più un’atmosfera da “1997: Fuga da New York”, film del 1981. I più giovani non ne avranno memoria, ma gli appartenenti alla generazione boomer e X invece ben ricorderanno quel capolavoro di John Carpenter che immaginava, in un futuro cupo e distopico, l’intera isola di Manhattan trasformata in un gigantesco carcere di massima sicurezza, in cui i reclusi, tutti condannati all'ergastolo, sono lasciati alla mercé di sé stessi (cit. Wikipedia).

Ecco io a questo punto proporrei un’idea un po’ “trumpiana” e che sicuramente farebbe inorridire tutti i vari radical chic della sinistra ecologista, ambientalista e accoglientista e quant’altro che guarda caso abitano tutti tra: Crocetta, precollina, Cit Turin e qualche altra zona della città decisamente più tranquilla. L’idea è quella di circondare con un muro una bella fetta di Barriera e Aurora e lasciarci al suo interno tutte le magnifiche “risorse” a gestirsi da sé, a sfondarsi a calci i parabrezza dei propri veicoli, a urinare sotto le proprie abitazioni e a gettare rifiuti di ogni genere lungo i marciapiedi e infine a menarsi sì, ma tra di loro e non sfogando i propri istinti verso agenti di Polizia o Carabinieri sottopagati. Lo so resterà un sogno utopico perché in questo mondo solo le distopie sembrano realizzarsi e quindi nel frattempo cerco come altri pochi italiani che ancora resistono in questi quartieri, di andarmene perché qui a parte le passerelle e gli stand dei politici locali in occasione delle elezioni e la presenza solo diurna ed a fasce orarie dell’esercito, qui uno Jena Plissken che venga a salvarci non c’è.

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