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Olimpiadi ai tempi supplementari

Malagò disponibile a convocare un Consiglio nazionale a fine luglio per trovare "una candidatura unitaria e forte". Appendino media con la sua maggioranza, domani nuovo vertice. Di Maio atteso sabato a Torino per dirimere le ultime controversie. E Chiamparino vola a Roma da Giorgetti

A Torino la maggioranza Cinquestelle chiede tempo per approfondire il dossier olimpico ed eventualmente modificarne alcuni capitoli, o anche solo arricchirli con delle integrazioni, e a Roma Giovanni Malagò fa sapere di essere pronto a convocare una riunione del Consiglio nazionale del Coni anche alla fine del prossimo mese, ben dopo la seduta in programma il 10 luglio in cui si sarebbe dovuto discutere della candidatura per le Olimpiadi del 2026. “Se per quella data non ci sono tutte le idee chiare e certezze su una candidatura unitaria – afferma Malagò – al di là della presentazione dei dossier che vedremo la prossima settimana, non vedo nulla di male nel prevedere un Consiglio nazionale nell’ultima settimana del mese, quando oggettivamente potranno esserci degli elementi mancanti oggi”. Poi il numero uno dello sport italiano aggiunge: “Chiunque rimarrà di questa partita, ammesso e non concesso che ci sia la volontà politica di andare avanti e che va formalmente verificata, deve avere il consenso da parte di tutti altrimenti non si va da nessuna parte. Ecco perché il Consiglio nazionale deve prendere atto di questa situazione”. Insomma, ci sono ancora degli aspetti da valutare e il Coni sembra che voglia aspettare proprio Torino, innanzitutto per capire se la sindaca riuscirà a ricompattare i suoi su una candidatura ai Giochi, ma soprattutto se a quel punto ci sarebbero gli spazi per eventuali compromessi, a partire da una partnership con Milano. Domani, intanto, è previsto un nuovo vertice tra consiglieri e prima cittadina.

Le verifiche del governo dureranno ancora almeno per tutta la prossima settimana. Il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Giancarlo Giorgetti - dopo aver incontrato due volte Appendino - riceverà mercoledì 4 luglio Sergio Chiamparino, che ieri gli aveva chiesto un incontro per perorare la causa di Torino, essendo stato lui il sindaco delle Olimpiadi 2006. 

Sui segnali che arrivano Giorgetti, Malagò spiega: “È molto positivo, è una persona che conosce bene il nostro mondo, preparata e pragmatica, e questo aiuta moltissimo a decidere. Ma è  indispensabile che ci sia una piena condivisione di chi dovesse rimanere fuori, non rimanga con il tipico sentimento italiano del se non ci sono riuscito io, allora non deve riuscirci nessuno. Sarebbe un errore imperdonabile e personalmente, lo dico prima, non vorrei trovarmi in una situazione del genere”.

Intanto a Torino, dopo la schiarita di ieri, si attende l’arrivo di Luigi Di Maio, previsto per sabato. Lui, così come Beppe Grillo e poi ancora i ministri Fraccaro e Toninelli, ha già espresso il proprio parere favorevole a un bis olimpico per il capoluogo piemontese e anzi sta spingendo perché Torino sia della partita, utilizzando tutto il suo peso specifico all’interno dell’esecutivo di Giuseppe Conte. Dopo che ieri i consiglieri hanno analizzato i punti salienti del dossier, ora al capo politico del Movimento 5 stelle spetterà il compito di superare quei pregiudizi ideologici presenti in una frangia della maggioranza, dando garanzie e rassicurazioni sulla sostenibilità economica e ambientale di un progetto che preveda il ritorno della Olimpiadi a Torino.

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