VERSO IL 2019

Regionarie M5s, Beghin si defila

L'eurodeputata grillina non parteciperà alle consultazioni on line e anzi annuncia che che continuerà a lavorare "per cambiare l'Europa". In assenza di colpi di scena sarà Giorgio Bertola a correre per la presidenza del Piemonte

Ci ha messo un paio di settimane prima di smentire le “ricostruzioni fantasiose di alcuni giornali” che forse tanto fantasiose non erano. Tiziana Beghin alla fine l’ha spuntata: nonostante le richieste di una parte del Movimento 5 stelle (e soprattutto di Chiara Appendino) a candidarsi per la successione di Sergio Chiamparino in Piemonte, ha deciso che tornerà a correre per uno scranno a Bruxelles, seguendo le indicazioni della Casaleggio che, secondo indiscrezioni, non vedeva di buon occhio il cambio di programma. “Il mio impegno – afferma – è focalizzato al cento per cento per cambiare l’Europa”.

Dopo l’ex parlamentare Silvia Chimienti, dunque, anche l’eurodeputata genovese, trapiantata da alcuni anni ad Alessandria, ha declinato l’invito, di fatto spalancando le porte al consigliere regionale uscente Giorgio Bertola, sostenuto dal gruppo pentastellato di Palazzo Lascaris e in particolare da Davide Bono. Una figura, quella di Bertola, gradita al cerchio magico grillino di via Alfieri, ma giudicata debole all'esterno, incapace di catalizzare consensi al di fuori del perimetro della militanza M5s. La designazione passerà comunque da una investitura on line, attraverso le Regionarie previste in autunno. Una consultazione della base in due turni: la prima per selezionare i cinquanta candidati a consigliere e poi, all’interno di questa lista, il prescelto per lanciare la sfida a destra e sinistra.  

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