TRASPORTI

"Il Piemonte attende risposte"
Chiamparino scrive a Conte

Il governatore invia una lettera a Palazzo Chigi per sollecitare nuovamente lo sblocco delle grandi opere, dalla Torino-Lione al Terzo Valico, passando per Asti-Cuneo e Pedemontana. E intanto sono quattro mesi che Toninelli fa orecchie da mercante

In attesa da quattro mesi che Danilo Toninelli risponda alla sua lettera, inviata al Ministero dei Trasporti lo scorso 5 giugno, ora Sergio Chiamparino ci prova direttamente con il premier Giuseppe Conte. Visto mai che questa surreale corrispondenza a senso unico, prima o poi inizi a completarsi con dei riscontri da Roma. Una missiva cortese, scritta in punta di penna, abbandonando i toni un po’ spavaldi e provocatori usati in passato con Toninelli (che comunque riceverà per conoscenza) per sollecitare “nel più breve tempo possibile” “parole chiare che diradino il velo di incertezza che in questi mesi sta avvolgendo il futuro del sistema infrastrutturale piemontese”.  L’iniziativa arriva a una settimana dagli Stati Generali sulle infrastrutture, ospitati a Torino venerdì scorso, seppur con il forfait dei colleghi governatori di Lombardia e Liguria, Attilio Fontana e Giovanni Toti, che hanno spedito i loro assessori.

Anche questa volta il tema resta lo stesso, “la connessione Torino-Lione e il Terzo Valico” opere definite “fondamentali per far diventare il Nord Ovest una piattaforma logistica competitiva con le grandi piattaforme del Nord Europa”. Chiamparino chiede un intervento diretto del primo ministro per “dissipare le incertezze”, mentre Toninelli continua ad attendere la sua mappa della verità, quell’analisi costi benefici, commissionata quando le due grandi opere sono ormai due cantieri in fase peraltro avanzata. Indica anche gli atti da compiere il governatore: “Per il Terzo Valico – spiega – si tratta di trasferire risorse già deliberate per 1.508 milioni relative al quinto lotto e già pubblicate in Gazzetta Ufficiale (…) e di finanziare il sesto lotto con 830 milioni”. Per la Torino-Lione, invece, è necessario “dare il via libera a Telt per procedere alle gare relative ai lavori, peraltro già in corso sul versante francese, per quanto riguarda il tunnel di base”. E poi un accenno alla Asti-Cuneo e pure alla Pedemontana Biella-Ghemme.

Chiamparino, dunque, continua a tenere alta l’attenzione su un tema – le grandi infrastrutture in Piemonte e nel Nord-Ovest – con cui vuole connotare questo crepuscolo di legislatura e agganciarlo alla campagna elettorale. In attesa che qualcuno da Roma batta un colpo.

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