BENECOMUNISMO

Il M5s non ha i numeri, i "beni comuni" dovranno aspettare

L'influenza blocca a letto tre consigliere pentastellate. Rinviata la discussione sul Regolamento per gli occupanti della Cavallerizza. E pure sul comitato di scopo siamo in alto mare

La maggioranza grillina non gode di buona salute e così basta un’influenza a farla barcollare. Il nuovo Regolamento dei Beni comuni approda in Sala Rossa, ma il M5s non ha i numeri per approvarlo, così viene rispedito in sala d’attesa. Discussione, dunque, rimandata a lunedì prossimo. Un’influenza pare aver costretto a letto ben tre consigliere pentastellate: la capogruppo Valentina Sganga e le colleghe Monica Amore e Maura Paoli. La delibera in questione era stata infatti varata dalla giunta Appendino il 14 maggio scorso, si era poi arenata in commissione durante la pausa estiva e, in seguito all’incendio in Cavallerizza a fine ottobre, aveva subito un’improvvisa accelerazione. Tutto sembrava predisposto per una maratona, che avrebbe portato all’approvazione in giornata della revisione del vecchio regolamento del 2016. Il conto alla rovescia è cominciato alle dieci del mattino in Sala dell’Orologio, dove le commissioni  Bilancio, Ambiente e Pari opportunità in seduta congiunta hanno discusso del nuovo regolamento firmato dal giurista Ugo Mattei.

Un’assenza, quella delle tre grilline, che allunga ulteriormente i tempi, a vantaggio delle opposizioni. Questa mattina in Sala dell'Orologio, le minoranze hanno chiesto più tempo per potersi studiare con calma i 48 emendamenti. “Ci serve una seconda occasione per esaminare il testo”, ha dichiarato la capogruppo Eleonora Artesio, che ha continuato: “Capiamo che la giunta abbia l’urgenza di approvarlo, ma le scadenze della Cavallerizza non devono essere le scadenze del regolamento”. Una richiesta condivisa anche dal Pd e  dalla capogruppo di DemA Deborah Montalbano, che aveva ricordato come il documento avesse ben “tre versioni diverse”. La richiesta delle minoranze sembra essere stata soddisfatta: una nuova seduta congiunta fissata per mercoledì 20 consentirà alle stesse commissioni di approfondire ulteriormente i tanti emendamenti e la discussione del regolamento in Sala Rossa slitta di una settimana.

Intanto gli ultimi "artisti" rimasti nella Cavallerizza hanno abbandonato la struttura in ossequio al protocollo d'intesa sottoscritto con la sindaca e il questore, ma sulla costituzione del comitato di scopo siamo ancora in alto mare. L'assemblea svoltasi ieri non è riuscita nel suo obiettivo, ossia costituire l'organismo che dovrebbe successivamente firmare il protocollo definitivo. Se gli artisti occupanti hanno rispettato fin da subito la parola data a sindaca e prefetto lasciando la struttura, il combattivo comitato dei riders non sembra intenzionato ad alzare i tacchi dalla propria fetta di cortile, rifiutando il verbale d'intesa e “aspettando lo sgombero”.

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