DEI DELITTI & DELLE PENE

Spazzacorrotti illegittima, chi risarcirà Motta e Mastrullo?

La Consulta dichiara incostituzionale la retroattività della legge simbolo del Movimento 5 stelle. La sua applicazione ha portato in carcere i due ex consiglieri regionali condannati per peculato. L'avvocato Galasso: "Valutiamo le condizioni per l'indennizzo"

Secondo la Corte Costituzionale la Spazzacorrotti, legge simbolo del Movimento 5 stelle, è illegittima. In particolare, si legge in una nota della Consulta “è stata denunciata la mancanza di una disciplina transitoria che impedisca l’applicazione delle nuove norme ai condannati per un reato commesso prima dell’entrata in vigore della legge n. 3/2019”, la cosiddetta Spazzacorrotti, appunto. La Corte aggiunge inoltre che “questa interpretazione è costituzionalmente illegittima con riferimento alle misure alternative alla detenzione, alla liberazione condizionale e al divieto di sospensione dell’ordine di carcerazione successivo alla sentenza di condanna”. Viene contestata “l’applicazione retroattiva di una disciplina che comporta una radicale trasformazione della natura della pena e della sua incidenza sulla libertà personale, rispetto a quella prevista al momento del reato” e ciò “è incompatibile con il principio di legalità delle pene” sancito dalla Costituzione.

Proprio a causa della Spazzacorrotti sono finiti in carcere – tra gli altri – gli ex consiglieri regionali dell’allora Pdl Angiolino Mastrullo e Massimiliano Motta. I due, infatti, sono stati condannati in via definitiva per peculato nel processo sulla Rimborsopoli piemontese, Mastrullo a una pena di un anno e sei mesi, Motta a due anni e due mesi. Entrambi sono tornati a casa il 23 dicembre dopo un mese e cinque giorni di detenzione. Anch’essa, evidentemente, illegittima.

Sulla questione interviene il deputato e capogruppo di Forza Italia in Sala Rossa Osvaldo Napoli che al Guardasigilli Alfonso Bonafede chiede: “Sta preparando il risarcimento per ingiusta detenzione a favore dei consiglieri regionali Motta e Mastrullo, finiti nelle maglie della legge spazzacorrotti?” I magistrati, sia chiaro, non hanno colpa alcuna – prosegue Napoli – avendo solo applicato la legge. La responsabilità piena  è del ministro Bonafede. Oggi è toccato alla Spazzacorrotti, domani accadrà lo stesso per la prescrizione: la sua cancellazione e, peggio, la sua rimodulazione ha tutti i crismi per incappare nel giudizio di incostituzionalità.

Secondo il legale di Mastrullo Michele Galasso ora “sarà possibile valutare se, eventualmente, ci sono le condizioni per chiedere un risarcimento per ingiusta detenzione”. Il 23 dicembre Mastrullo, su istanza del suo legale, ha ottenuto l'affidamento in prova "provvisorio". Le condizioni ricorrevano perché aveva da tempo risarcito il danno contestato.

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