VIRUS & ECONOMIA

"Operazione Commercio", 23 milioni dalla Regione

Sostegno a un settore che paga lo scotto pesante e immediato della lunga serrata. L'assessore Poggio promette il varo di un Testo unico, accesso al credito agevolato e sburocratizzazione. Investimenti anche su Turismo (65 milioni) e Cultura (132 milioni in tre anni)

È il comparto economico che verosimilmente subirà i contraccolpi più pesanti e immediati della lunga serrata. Il commercio – in particolare i piccoli esercizi di prossimità, i bar e la ristorazione – vede il proprio futuro gravido di incognite. Proprio per contrastare le conseguenze dell’emergenza Coronavirus, la Regione Piemonte lancerà una grande “Operazione commercio”. Ad annunciare l’iniziativa è l’assessore Vittoria Poggio. “Dopo l’approvazione del Bilancio, avvenuta martedì – spiega l’esponente della giunta Cirio – possiamo dare il via a una grande e solida operazione regionale, che comprende misure destinate al settore per uno stanziamento complessivo di oltre 23 milioni di euro”. Tra gli impegni anche la revisione completa delle leggi regionali che regolano il commercio, con l’obiettivo di arrivare all’adozione di un Testo Unico del commercio, che dia una regolamentazione organica alla materia.

“È necessario rispondente alle mutate esigenze di un settore che negli ultimi 15 anni ha subito un cambio di paradigma completo”, afferma Poggio. Una situazione sulla quale, alla destrutturazione del sistema commerciale e distributivo in corso da tempo, si è abbattuta la pandemia del Covid-19 con tutte le misure restrittive imposte alla popolazione. Tra le priorità vi sono interventi che possano garantire un accesso al credito agevolato, l’estensione della moratoria sui mutui per tutti e un’azione straordinaria di sburocratizzazione di tutte le procedure che vedono coinvolta la Regione.

Anche i capitoli del Bilancio dedicati al turismo – rimarca l’assessore – sono indirizzati a fronteggiare l’emergenza, “puntando ad agevolare una ripresa rapida ed efficace, una volta cessata la fase emergenziale. Lo stanziamento per queste misure è di quasi 65 milioni di euro, di cui 17 derivanti dalle rimodulazioni del Fesr”, i fondi europei. Il turistico è stato negli ultimi 20 anni un asset strategico e imprescindibile per il Piemonte: lo dimostrano i trend sempre positivi, sia dei flussi sia dell’offerta turistica ricettiva e infrastrutturale. Un comparto, più di altri, estremamente rapido nella sua evoluzione e nei suoi cambiamenti, soggetto ai trend socio-economici e culturali della società che quindi necessita di essere sostenuto nei suoi fabbisogni in materia di innovazione tecnologica e non, di sostenibilità e di integrazione. “Alla luce di tutto questo, ad emergenza finita, come Regione, con l’aiuto di Enit – promette Poggio – daremo il via ad una grande campagna di comunicazione per rilanciare e riaffermare il brand Piemonte su tutti i mercati nazionali ed internazionali”.

Impegno straordinario anche per la cultura, settore per il quale la Regione destina per i prossimi tre anni 132 milioni “Da sempre – sottolinea l’assessore – è un motore di spinta economico-sociale e dovrà esserlo sempre di più. Ora sta vivendo un momento drammatico. Ma, ne sono certa, sarà uno dei settori trainanti per la ripresa. Ho appoggiato la volontà della Giunta di immettere immediatamente liquidità nel sistema culturale piemontese, provvedendo al saldo dei contributi 2018 e degli acconti sul 2019 per tutti gli enti culturali. Con l’approvazione del Bilancio procederemo, grazie ai quasi 30 milioni di euro resi disponibili, al pagamento dei saldi 2019 e all’acconto 2020”.

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