VERSO IL VOTO

Piemonte nell'urna, 74 Comuni al voto

Domenica e lunedì inizia la maratona elettorale in cui i cittadini saranno chiamati a esprimersi anche sul referendum costituzionale. Nel torinese occhi puntati su Moncalieri e Venaria. E nella piccola Caravino nessuno vuole fare il sindaco

Doveva andare alle urne come tutti gli altri 74 Comuni del Piemonte che si presenteranno al voto il prossimo 20 e 21 settembre, quando i cittadini saranno chiamati a esprimersi anche sul referendum costituzionale per il taglio dei parlamentari. E invece a Caravino, piccolo centro nel Canavese, pare che a nessuno interessi fare il sindaco, tra dissidi politici che sfociano nella bega di paese. Così le elezioni sono saltate e ora si attende il commissario prefettizio.

Una curiosità che offre una nota di colore alla due giorni in cui lungo tutto lo Stivale i partiti di maggioranza e opposizione si giocano molto. In Piemonte a correre per la poltrona di primo cittadino sono complessivamente 186 candidati a sindaco, con 9 Comuni che registrano un solo aspirante ciascuno: Borgoratto e Pietra Marazzi nell’Alessandrino, Benevello, Castiglione Tinella, Morozzo e Treiso nel Cuneese, Rivalba e San Giusto Canavese in provincia di Torino, Rimella in quella di Vercelli. A guidare la classifica per il maggior numero di Comuni al voto è la Città metropolitana di Torino, con il rinnovo di 23 amministrazioni, seguita dalle province di Cuneo con 19, Alessandria (14), Novara (6), il Verbano Cusio Ossola (5), Biella e Vercelli entrambe con 3 Comuni e Asti (2).

Sopra i 15mila abitanti ci sono tre Comuni del torinese – Alpignano, Moncalieri e Venaria – ai quali si aggiunge Valenza, in provincia di Alessandria. A Moncalieri, città da tempo amministrata dal centrosinistra, il sindaco uscente Paolo Montagna del Pd corre per il bis contro Pieralessandro Bellagamba, esponente del centrodestra il cui obiettivo è “far crescere del 20% in 5 anni il valore degli immobili cittadini”. In corsa anche Abelio Viscomi (Moderati), Barbara Fassone (M5s) e Giancarlo Chiapello (Popolari). Quindici le liste a sostegno dei 5 candidati. A Venaria, reduce dal terzo commissariamento dal 2010, con l’ex sindaco Roberto Falcone (M5s) che si è dimesso anticipatamente in seguito alla rottura con la sua maggioranza, saranno quattro i candidati a contendersi la poltrona da primo cittadino, sostenuti da 15 liste: Fabio Giulivi, uomo senza tessere che ha riunito il centrodestra per la prima volta dal 1995; Rossana Schillaci, ex assessore Pd, per il centrosinistra; Roberto Barcellona in continuità con l’amministrazione commissariata per il Movimento 5 Stelle, e Alessandro Brescia, altra anima del centrosinistra, sostenuto da liste civiche. All'orizzonte si profila un testa a testa Giulivi-Schillaci. Anche Alpignano, pure questa città commissariata, potrebbe finire al ballottaggio fra il sindaco uscente Andrea Oliva, esponente civico che è stato sfiduciato dalla sua maggioranza lo scorso dicembre, e Steven Palmieri, segretario cittadino del Pd che corre senza simbolo, appoggiato da tre liste civiche.

Gli altri candidati sono Davide Martino per il centrodestra, Linda Genre alla testa di liste civiche, e Renato Mazza per Art.1. Le liste presentate sono 9. Infine Valenza, dove il sindaco uscente Gianluca Barbero (Pd) rinuncia a correre per il secondo mandato lasciando spazio a Luca Ballerini, sostenuto da liste civiche. Il centrodestra di Lega, Fi e FdI si è compattato su Maurizio Oddone, mentre l'esponente FdI Alessandro Deangelis si è autosospeso dal partito per presentarsi alla testa di una lista civica. C’è poi Pierluigi Giordano, esponente di Italexit, il partito creato dal senatore ex pentastellato Gianluigi Paragone. I quattro aspiranti sindaco sono sostenuti da 10 liste.

print_icon