POLITICA & GIUSTIZIA

Peculato e abuso d'ufficio,
nei guai il sindaco di Biella

Già a processo con l'accusa di uso improprio dell'auto di servizio, la Procura chiede un altro rinvio a giudizio del primo cittadino leghista. Secondo l'accusa avrebbe favorito un'amica di famiglia. E nelle ultime ore altra bufera per aver violato il coprifuoco

Rischia un nuovo processo il sindaco di Biella, Claudio Corradino. La procura ha chiesto il rinvio a giudizio del primo cittadino, già accusato di peculato per l’utilizzo della macchina di servizio in un altro procedimento, per la vicenda delle nomine al Cordar, multiutlity a capitale pubblico. L’accusa è di abuso d’ufficio. I nuovi guai giudiziari sono partiti da un conto corrente intestato al primo cittadino e a una amica di famiglia, Laura Leoncini, leghista come Corradino, nominata nei mesi scorsi per la terza volta nel consiglio d’amministrazione del Cordar. Secondo gli inquirenti, il primo cittadino avrebbe chiesto al nuovo presidente della municipalizzata, l’esponente di Forza Italia Gabriele Martinazzo, di ridursi gli emolumenti per dividere il resto, in tutto quattromila euro, tra i due consiglieri del cda, la stessa Leoncini e un esponente del Pd, Michele Lerro. Sempre secondo l’accusa, per favorire l’amica di famiglia Corradino avrebbe anche bocciato l’ipotesi di allargare il consiglio di amministrazione del Cordar a cinque membri. “Sono certo di avere sempre agito nell’interesse della pubblica amministrazione – ha sempre detto in questi mesi Corradino –. In questo momento sono sereno e convinto che l’autorità giudiziaria accerterà la bontà del mio operato”.

Inizia intanto giovedì il processo in cui il sindaco Corradino è accusato di peculato per il presunto utilizzo improprio dell’auto di servizio. La prima udienza, lo scorso novembre, era stata rinviata per un difetto di notifica. Sono sette, in particolare, gli episodi contestati a Corradino: quattro sono relativi ai dieci anni da sindaco di Cossato, gli altri tre ai primi mesi del suo incarico a Biella. A far partire le indagini le accuse del consigliere comunale Stefano Revello e l’ex presidente del consorzio assistenziale Cissabo Roberto Tomat, da anni impegnati in un duro scontro con Corradino.

Nelle ultime ore Corradino è al centro di un nuovo caso, questa volta per aver violato il coprifuoco. Una foto diffusa sui social, infatti, lo ha immortalato vicino a un’auto della Protezione civile, in seguito ad un incidente stradale nei pressi del santuario di Oropa, in orario ben oltre alle 22. “Sono andato a verificare una situazione di potenziale pericolo stradale – è stata la giustificazione del sindaco –. C’era una richiesta d’aiuto di una famiglia”. Spiegazione poco convincente, giacché dai primi riscontri pare che Corradino si trovasse nei pressi di via Campiglie, vicino all’hotel/spa “La Bossola”, nel Comune di Netro.

print_icon