LOTTA AL COVID

AstraZeneca, niente panico

"Occorre far chiarezza su quel che è accaduto ma la validità del prodotto non è in discussione". Parola del professor Di Perri. Le autorità vanno avanti con il piano vaccinale dopo la sospensione del lotto incriminato

“Non sono preoccupato. Vorrei indubbiamente saperne di più, ma considerando che l’hanno dato a milioni di persone il denominatore è enorme. Occorre far chiarezza sulla natura di questi disordini, però la numerosità al momento è talmente esigua che non mette in discussione la validità del prodotto”. Il professor Giovanni Di Perri, responsabile delle malattie infettive dell’ospedale Amedeo di Savoia di Torino, spiega all’Ansa il suo punto di vista sulla questione del lotto di AstraZeneca ritirato dopo alcune morti in seguito alla somministrazione. Nessun legame tra le morti e l’iniezione è ancora stato dimostrato.

“È difficile da valutare – osserva ancora Di Perri – perché sono pochi casi, fra l’altro con un tipo di disordine coagulativo che normalmente non fa parte della sfera degli effetti collaterali che si attribuiscono ai vaccini. Di vero c’è che lo hanno già usato milioni di persone, quindi deve trattarsi di una nicchia la cui natura, fra l’altro va ben descritta”. Quanto al timore che si è creato in seguito a questo caso, Di Perri osserva che “il debole dei vaccini nella percezione collettiva è che sono dati alla massa o a grandi categorie. Capita che vi siano eventi interferenti, che magari inizialmente possono far credere che sia la responsabilità del vaccino se succede qualcosa di inatteso e spiacevole. Talvolta può essere anche stato vero, soprattutto in passato – conclude – ma oggi i vaccini sono molto diversi, più leggeri, fatti in maniera molto più semplice. I vaccini che stiamo usando in questa fase contro il Covid vengono da un’evoluzione straordinaria”.

Intanto i carabinieri del Nas stanno effettuando anche in Piemonte verifiche sulle eventuali giacenze del lotto ABV2856 del vaccino AstraZeneca, ritirato dopo che l’Aifa ha deciso di sospenderne in via precauzionale l'utilizzo per delle morti sospette avvenute, dopo la somministrazione del farmaco, in Sicilia e Campania. Nelle scorse ore l'Unità di crisi regionale ha dato disposizione alle Asl piemontesi di sospendere la somministrazione dei vaccini appartenenti a questo lotto, nonostante al momento non siano state segnalate criticità particolari da parte di chi ha ricevuto il farmaco. L'Unità di crisi regionale prosegue comunque il monitoraggio già attivo per la verifica di eventuali reazioni avverse.

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