EMERGENZA ECONOMICA

Embraco, il Governo si sveglia: Giorgetti convoca Cirio e Zaia

Il 15 aprile fissato un incontro tra il ministro dello Sviluppo Economico e i presidenti delle Regioni Piemonte e Veneto. I 400 lavoratori ancora in piazza: tra 18 giorni arriverà il licenziamento

Nel giorno in cui i lavoratori dell'ex fabbrica Embraco sono tornati per l’ennesima volta in piazza per gridare la loro paura assieme alla rabbia per un immobilismo che dura ormai da mesi, il Governo batte finalmente un colpo. Il 15 aprile ci sarà un incontro con il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, i presidenti delle Regioni Piemonte e Veneto, Alberto Cirio e Luca Zaia per discutere del progetto Italcomp per l’ex Embraco è l’Acc di Belluno. Lo ha annunciato il prefetto di Torino Claudio Palomba ai sindacati durante la manifestazione in piazza Castello. “Non ci muoveremo da qui fino a quando non ci sarà la data di un incontro anche con noi” è la replica dei rappresentanti dei lavoratori che questa mattina sono scesi nuovamente in piazza.

Alla manifestazione, al fianco dei lavoratori Embraco, si sono presentati molti delegati delle fabbriche metalmeccaniche torinesi, tra le quali Stellantis. La protesta è stata organizzata da Fim, Fiom, Uilm e Uglm: in assenza di un progetto, il 25 aprile scatteranno i licenziamenti. Il conto alla rovescia è iniziato, mancano diciotto giorni per trovare un'alternativa ai 400 addetti. “Siamo all’assurdo – afferma per l’Uglm Ciro Marino – poco prima di Pasqua c’è stato un incontro per chiedere una soluzione e ancora non ci è stata data alcuna risposta. I lavoratori di ex Embraco sono in lotta da tre anni e non meritano questo trattamento”. “Siamo alle solite – conclude per la Fim Arcangelo Montemarano – ancora una volta si sta cercando di prendere tempo senza dare alcuna risposta ai lavoratori".

 

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