Covid: Confartigianato, estetisti e coiffeur devono riaprire

Confartigianato Imprese Piemonte e Confartigianato Imprese Torino lanciano un appello alla politica e alle istituzioni locali per la riapertura dei servizi alla persona, acconciatura, estetica, tatuaggio e piercing . Le due associazioni chiedono "una pronta modifica al Dpcm, consentendone lo svolgimento nelle zone rosse ed evitando così l'incremento dell'abusivismo". Confartigianato Imprese calcola che l'effetto combinato di mancati ricavi a causa della chiusura e della concorrenza sleale degli abusivi in questo mese di serrata causerà alle imprese di estetica e acconciatura del Piemonte una perdita economica di circa 30 milioni di euro. In Piemonte operano 12.137 imprese artigiane del settore dei servizi di acconciatura e altri trattamenti estetici, con 22mila addetti, che offrono servizi di acconciatura, manicure, pedicure e trattamenti estetici. Un settore sempre sotto attacco da parte degli abusivi; secondo un recente calcolo sempre di Confartigianato, si stima come in Piemonte "colpiscono" direttamente il 20% delle imprese regolari. "E' opportuno definire al più presto strumenti più incisivi coinvolgendo le autorità competenti che possano eliminare o quantomeno arginare i servizi forniti abusivamente, ridando spazio alle imprese in regola che seguono i protocolli anti-contagio", dice Giuseppe Anastasia, responsabile settore benessere di Confartigianato Imprese Torino. Stefania Baiolini, presidente nazionale e regionale di Confartigianato Estetiste e Enrico Frea, presidente regionale del settore acconciature di Confartigianato Imprese Piemonte ricordano "gli investimenti e le precauzioni adottati per l'adeguamento ai protocolli di sicurezza per garantire la salubrità dell'ambiente di lavoro".

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