COVID & GIUSTIZIA

Tamponi a gogò e star in Tv, ma Adessi è un medico patacca

Figura nota per i suoi legami con la politica (a lungo vicino alla Lega) l'imprenditore vercellese è indagato dalla Procura di Torino per esercizio abusivo della professione medica. Con i test Covid di massa in un comune pavese guadagnò la ribalta televisiva

Effettuava tamponi rapidi e molecolari, nonché prelievi di sangue per il rilevamento del Covid-19, anche per conto di enti pubblici, ma era privo di qualsiasi titolo abilitativo all’esercizio della professione medica. Il titolare di un laboratorio nel centro di Vercelli, Andrea Adessi, che era solito presentarsi come medico benché non lo fosse, è indagato dalla Procura di Torino per esercizio abusivo della professione medica e attivazione di un centro medico non autorizzato.

Nei confronti dell’imprenditore, noto in zona anche per via delle sue relazioni con la politica locale, i carabinieri del Nas hanno eseguito una ordinanza di misura cautelare che consiste nell’interdizione temporanea dall’esercizio di attività professionali o imprenditoriali. Un duro colpo anche d’immagine per Adessi, che alla rete di affari ha sempre unito frequentazioni politiche. A lungo considerato vicino alla Lega, al punto che in una sua società (Oniria di Vimercate) per qualche tempo è stato dipendente un consigliere comunale di Torino, il rapporto con il Carroccio si sarebbe interrotto bruscamente a proposito della candidatura a sindaco di Vercelli di Andrea Corsaro, fino all’ultimo osteggiata da Adessi. Con la guida della Regione in mano al centrosinistra raccontano avesse aperto canali assai più trasversali, non disdegnando di farsi vedere in compagnia di consiglieri della nuova maggioranza.

Le indagini sono state condotte dal sostituto procuratore Carlo Introvigne e hanno avuto origine nel gennaio scorso dalla segnalazione del laboratorio. Gli accertamenti hanno permesso di verificare che la società, la Onilab di Milano di cui Adessi è amministratore, dedita alla commercializzazione di prodotti nel settore farmaceutico e operante come tramite tra personale abilitato all’esecuzione di tamponi e un istituto diagnostico campano, il Varelli di Napoli, aveva in realtà avviato sin dall’inizio della pandemia una propria attività di screening legata a Covid-19, estendendo i propri interessi, oltre che in Piemonte, anche in Lombardia, attraverso la pubblicazione di servizi e partecipazioni su mass media. In particolare, a destare l’attenzione degli inquirenti è stato lo screening di massa compiuto nel marzo dello scorso anno alla popolazione di Robbio, piccolo comune della Lomellina. Una campagna che diede una certa notorietà al sindaco della cittadina pavese, Roberto Francese, e allo stesso “dottor” Adessi, entrambi ospiti in numerose trasmissioni televisive di rilievo nazionale (ad esempio Mattino Cinque su Canale 5).

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