VERSO IL VOTO

"Nessuna pressione di Conte, per me nulla è cambiato"

Appendino esclude un ripensamento in vista delle amministrative: non si candiderà. Con l'ex premier contatti costanti: "Speriamo di poter scegliere presto da Sganga e Russi". Ma la capogruppo rilancia: "Pronta a ritirarmi se c'è Chiara"

“Non è cambiato nulla rispetto a queste settimane. Giuseppe Conte ha posto già settimane fa il tema della continuità e non è un fatto nuovo”. La sindaca Chiara Appendino, a margine dell’inaugurazione a Porta Nuova della Velostazione, commenta così le indiscrezioni di stampa sul pressing dell’ex premier perché la prima cittadina ci ripensi e si candidi a sindaco di Torino. “Noi stiamo continuando con i nostri due candidati e speriamo di poter scegliere presto tra Valentina Sganga e Andrea Russi”, aggiunge Appendino, precisando che la scelta di non ricandidarsi “è stata complessa e difficile” ed “è maturata in un contesto che ad oggi non è cambiato”. “Con Conte – aggiunge – ci sentiamo costantemente per le amministrative, ma stiamo lavorando per costruire un percorso che ponga Torino al centro delle dinamiche nazionali e in continuità amministrativa: non è un fatto nuovo”. Per quanto riguarda la scelta tra Sganga e Russi, la sindaca si augura di sentire nelle prossime ore Conte “per costruire un percorso di sintesi e arrivare a un candidato o candidata”.

Proprio mentre pronunciava queste parole, però, da Sganga è arrivato un atto di riconciliazione verso la sindaca con cui è calato il gelo da quando s’è messa di traverso a un’ipotesi di alleanza al primo turno con il Pd. “Pronti a fare un passo indietro se Appendino ne fa uno avanti”, afferma la capogruppo pentastellata in Sala Rossa, che nella foga di dimostrare la sua lealtà alla sindaca definisce “un’ingiustizia dal punto di vista dei processi” i procedimenti in capo ad Appendino, che sono il motivo per cui la prima cittadina ha detto di non volersi ripresentare. Secondo Sganga il “dialogo per il primo turno con il Pd c’è stato ma non è andato a buon fine” anche per la sua opposizione, fieramente contraria, che ha fornito al Pd una sponda interna al M5s per rifiutare l’offerta. “Poi c’è stata la convocazione unilaterale delle primarie e questo ha inasprito il dialogo”. Sganga, nel caso fosse lei la candidata M5s, sarebbe pronta a sedersi al tavolo con il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo “per una valutazione su Circoscrizioni e quartieri”. Una ipotesi suggerita nelle scorse ore anche da Sergio Chiamparino. “Come candidata discuterei non per accordo al primo turno e ballottaggio, ma su temi comuni che si possono portare avanti”.

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