VERSO IL VOTO

"Con noi Lo Russo fa centro"

Nelle parole di Giaccone la soddisfazione per le adesioni di Azione e Italia Viva alla lista civica del candidato di centrosinistra. "L'area riformista ha scelto la nostra coalizione riducendo il valore aggiunto della candidatura di Damilano"

Con l’approdo di Azione e Italia Viva nella lista a sostegno di Stefano Lo Russo è almeno in parte sfumata l’opa ostile che Paolo Damilano aveva lanciato al centro riformista, cattolico e liberale che abita quella terra di mezzo tra destra e sinistra e che il profilo civico dell'imprenditore avrebbe potuto attrarre in vista delle amministrative di Torino. “C’era un’area politica che poteva essere sedotta dalle sirene del nostro avversario, ma che alla fine ha scelto la nostra coalizione riconoscendo in Lo Russo un candidato forte e credibile” esulta Mario Giaccone nel giorno in cui presenta ufficialmente l’accordo con il partito di Carlo Calenda. Sono sei gli iscritti di Azione che correranno nella lista di Lo Russo: si tratta del vicepresidente della Circoscrizione 6 Numinato Licari, Cristina Peddis, Davide Dell’Anna, Francesca Salvadori, Pierluca Cassetta e Riccardo Verzini. Alla fine della settimana toccherà ai renziani presentare i propri candidati (per ora l’unico certo è Davide Neku) e poi quella successiva a Più Europa che dovrebbe schierare certamente il radicale Igor Boni, già reduce dalle primarie del centrosinistra.

Un’operazione che “svuota quella componente civica e riformista del centrodestra che doveva essere il valore aggiunto di Damilano” mentre “nel centrosinistra si respira un’aria di rinnovata fiducia”. “Negli ultimi giorni – prosegue Giaccone – sono aumentate le richieste di candidatura” al punto che la lista è ormai vicina all’overbooking. È il risultato di mesi trascorsi da Giaccone a limare gli angoli, farsi concavo e convesso a seconda dell’interlocutore, tessere e mediare, tra Torino e Roma.

Con Claudio Lubatti, coordinatore regionale di Azione, la stretta di mano risale alle settimane passate ma per ufficializzare il patto serviva il via libera di Calenda. Certo il partito ha perso qualche pezzo per strada, a partire dal responsabile degli Enti locali Alberto Nigra che si è dimesso per andare a sostenere Damilano “ma il partito non si è spaccato” dice Lubatti. Tra gli iscritti di Azione che si candiderà con il centrodestra anche Giorgio Diaferia mentre la madamin Giovanna Giordano Peretti - che non ha mai fatto la tessera - dopo essere stata candidata nel listino di Sergio Chiamparino alle scorse regionali, aver sostenuto Igor Boni alle primarie, essersi autoproclamata candidata sindaco del Terzo Polo (con il beneplacito di Lubatti), ha scelto Damilano. Insomma, Azione non sarà spaccata, come dice il suo referente regionale, ma è probabilmente il partito che ha subito più travagli in questa fase. Tra coloro che hanno contribuito a condurre la zattera sui lidi del centrosinistra c’è l’ex vicesindaco repubblicano Aldo Ravaioli il quale sottolinea come “più del 95 per cento dei nostri iscritti condivide questa linea”.

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