VERSO IL VOTO

Damilano dà forfait agli operai

Il candidato del centrodestra rifiuta l'invito della Fiom al confronto con Lo Russo, Sganga e D'Orsi davanti allo stabilimento Stellantis di Mirafiori. Il segretario dei metalmeccanici Lazzi: "Un'occasione persa"

Paolo Damilano non parteciperà venerdì mattina al dibattito con i lavoratori metalmeccanici promosso dalla Fiom davanti alla Porta 2 dello stabilimento Stellantis di Mirafiori. Un incontro a cui saranno presenti, invece, il candidato del centrosinistra Stefano Lo Russo, la grillina Valentina Sganga e il professor Angelo D’Orsi a capo di una coalizione capeggiata da Rifondazione comunista. Che la platea potesse non essere quella più confacente all’imprenditore del vino e delle acque minerali è evidente, anche se i metalmeccanici della Cgil non hanno preso bene il forfait appena annunciato: “Per chi vuole fare il sindaco di Torino il lavoro deve essere la sua ossessione. Rifiutarsi di partecipare al confronto con i lavoratori è un’occasione persa” afferma il segretario torinese Edi Lazzi. Forse persa anche per lo stesso Damilano, giacché è noto che le tute blu non sono più tinte di rosso come un tempo e ormai da molti anni una parte non marginale dei lavoratori nelle fabbriche si è spostata a destra. Lo dimostra la presenza di Gianluca Ugliola, operaio di 53 anni della ex Embraco di Riva di Chieri, che ha deciso di candidarsi alle prossime elezioni amministrative torinesi con Fratelli d’Italia.

“Damilano ha rifiutato di partecipare al confronto con i lavoratori metalmeccanici perché, ci ha spiegato, partecipa soltanto a dibattiti televisivi e in agenda ha già un incontro con Cgil, Cisl e Uil” ha aggiunto Lazzi. La festa della Fiom si aprirà con l’assemblea dei delegati giovedì alle 9,30 a cui parteciperà la segretaria generale Francesca Re David nei locali della Società operaia di via Spinelli 9, a Beinasco. Ad accoglierla, insieme a Edi Lazzi, la segretaria torinese della Cgil Enrica Valfré, per fare il punto della situazione produttiva. Una situazione che è tutto tranne che una festa: “Siamo preoccupati”, esordisce Lazzi, “alcune situazioni come la Lear, che fa sedili per Maserati, sono a rischio esuberi per metà del personale, parliamo di circa 200 persone”. Ma oltre ai fornitori, i problemi di Stellantis ricadono anche sull’indotto: “Iscot, l’azienda di pulizie, potrebbe veder saltare il suo contratto”. Nulla di ufficiale, ma le preoccupazioni ci sono dopo la diminuzione delle ore di pulizia richieste. Lazzi ha raccolto altre voci che non esplicita perché a rischio di “smentita”, che riguardano “una grossa azienda dell’automotive, non solo locale, che ha fatto uno studio, poi successivamente arenato, sulla possibilità di passare all'assemblaggio di monopattini”. Un’onta per chi si occupa di meccaniche e automobili, prodotti ben più complessi ma che scontano un calo inarrestabile delle commesse (a differenza dei monopattini). “In 10 anni abbiamo perso 32.000 addetti a Torino e provincia”, ripete per l’ennesima volta Lazzi. 

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