LA RI-CONTA

Ribaltone nella civica di Lo Russo, il radicale Viale beffa Apollonio

Il riconteggio delle schede premia il ginecologo abortista, escludendo dalla Sala Rossa l'esponente di Demos. Ipotesi Chiavarino presidente del Consiglio o assessore. Nel Pd Borasi supera Saluzzo

Per un pugno di voti. Un piccolo colpo di scena tra gli eletti dell’ultima tornata elettorale a Torino è arrivato dagli uffici di via Giulio, dove impiegati e funzionari comunali si sono dedicati nei giorni dopo le consultazioni al riconteggio delle preferenze e all’interpretazione delle schede “contestate” ai seggi. E a volte basta una preferenza assegnata o tolta per decretare l’elezione o meno di un candidato. Chi ha subito la beffa più grande è Elena Apollonio della Lista Civica Lo Russo: gli otto voti di differenza (486 a 478) tra lei e Silvio Viale non sono stati sufficienti a superare indenne le forche caudine dell’ufficio elettorale, che ha sancito il clamoroso sorpasso del ginecologo radicale, salito a 487, risultando il secondo eletto dopo Paolo Chiavarino. Una bella delusione per Apollonio, rappresentante di Demos a Torino – a sua volta scesa a 482 – soprattutto se dovessero essere confermate le voci secondo cui il primo eletto potrebbe andare a ricoprire il ruolo di presidente della Sala Rossa. Più probabile, tuttavia, una sua nomina in giunta con conseguente ripescaggio di Apollonio. Classe 1957, Viale torna nell'aula di Palazzo civico dopo essere stato già consigliere dal 1993 al 2001, durante i due mandati di Valentino Castellani, e poi nell'ultima amministrazione di centrosinistra con Piero Fassino sindaco.

Qualche piccolo smottamento è atteso anche nella lista del Pd, ma non da stravolgerne gli attuali assetti. Gianna Pentenero perde una trentina di preferenze e scende sotto le duemila, ma conserva la seconda posizione. I diciassette eletti restano quelli usciti dai seggi, mentre Anna Maria Borasi sale dal diciannovesimo al diciottesimo posto a scapito di Alberto Saluzzo (entrambi comunque dovrebbero riuscire a entrare con i subentri dopo la nomina degli assessori). In bilico Valentino Magazzù che tuttavia è riuscito a tenere la ventesima posizione (terzo dei non eletti) davanti a Paola Parmentola che lo inseguiva a soli tre voti di distanza: in questo caso il riconteggio ha ulteriormente ampliato le distanze.

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