ECONOMIA DOMESTICA

L'export guida la ripresa

Nei primi sei mesi dell'anno in Piemonte crescita del 21% rispetto al 2020. Continua la corsa dell'agroalimentare. Segnali positivi anche dal tessile di Biella, ma soffre il sistema moda. Buon momento per il polo dell'Ict di Torino. Distretto aerospaziale ancora in difficoltà

Nel primo semestre del 2021 le esportazioni dei distretti industriali piemontesi sono aumentate del 21% rispetto allo stesso periodo del 2020 (+27,6% la media nazionale). Il dato è condizionato dalle difficoltà del comparto della moda. Tutti i distretti piemontesi, a esclusione del riso di Vercelli, risultano in crescita. Inoltre, 8 distretti su 12 hanno già superato i livelli di export dei primi sei mesi del 2019. Lo rileva il monitor dei distretti di Intesa Sanpaolo.

Continua la corsa dell’agroalimentare, che aveva già chiuso in positivo il 2020 e nel primo semestre ha toccato una crescita del 18,2%. La nocciola e frutta piemontese ha conseguito una crescita sui mercati esteri del 50,3%, sostenuta dal forte aumento dell’export verso Germania, Polonia e Francia. Le esportazioni dei vini delle Langhe, Roero e Monferrato hanno segnato un rimbalzo del 20,2%, trainato dalla provincia di Alessandria (+66,8%) e da Cuneo (+18%). I dolci di Alba e Cuneo hanno aumentato le esportazioni del 18,2%, grazie soprattutto ai prodotti da forno e farinacei (+39,9). Aumento a doppia cifra anche per il caffè, confetterie e cioccolato torinese (+10,9%). Tra i distretti agroalimentari solo il riso di Vercelli risulta in calo del 7,6%, conseguenza del ritorno del riso del Sud-Est asiatico nei mercati del Nord Europa, nel 2020 bloccato invece dalla pandemia.

Nel semestre, con un balzo del 66,5%, si è messo in luce anche il piccolo distretto dei casalinghi di Omegna, unico rappresentante del sistema casa in Piemonte. La meccanica distrettuale piemontese (+24%) vede tutti i distretti in crescita sostenuta rispetto al primo semestre 2020, ma ha davanti a sé ulteriori spazi di recupero rispetto al 2019. Solo la rubinetteria e valvolame di Cusio-Valsesia è riuscita infatti a superare l’export del primo semestre 2019 (+4,2%); le macchine tessili di Biella sono ritornate esattamente ai livelli pre-Covid. Sono ancora in ritardo invece i frigoriferi industriali di Casale Monferrato (-19,2%) e le macchine utensili e robot industriali di Torino (-24,4%).

La moda distrettuale piemontese, rispetto al primo semestre 2020, è in rimonta del 22,5%. L’oreficeria di Valenza (+35,7%) ha intensificato le esportazioni verso Stati Uniti (+93,8), Irlanda (+79,6%) e Hong Kong (+59,7%). Più in generale, segnali positivi giungono dalla ripresa della domanda mondiale di gioielli in oro (+54% nel primo trimestre e +60% nel secondo trimestre 2021). Il tessile di Biella è stato protagonista di un rimbalzo a doppia cifra (+12,6%), guidato dalle imprese della provincia di Vercelli, maggiormente cresciute sui mercati esteri rispetto alle biellesi (+44,7%). Tra i principali mercati di sbocco, le esportazioni sono aumentate verso Cina, Francia, Hong Kong, Stati Uniti e Turchia. Il comparto rimane ancora in affanno, penalizzato dal calo dei consumi legato alla pandemia.

I Poli tecnologici piemontesi hanno chiuso il primo semestre 2021 con un rimbalzo del 4,9%, superiore rispetto all’aumento registrato dai poli tecnologici italiani (+1,7%). Ancora accentuata la differenza tra i due poli piemontesi. Il Polo Ict di Torino sta vivendo un buon momento: le esportazioni del primo semestre 2021 sono superiori rispetto a quelle del primo semestre 2020 (+22,4%) e del 2019 (+15%), mentre il Polo aerospaziale piemontese sta attraversando un momento di difficoltà legata al settore e alla concentrazione in pochi paesi delle vendite estere.

“Un risultato molto buono. Ci stiamo avvicinando alla media dei distretti nazionali. Nei comparti in cui i dati congiunturali non sono ancora positivi, conforta l’andamento qualitativo. Nella moda, settore che pesa particolarmente sul dato complessivo regionale, assistiamo per esempio a una ripresa degli ordinativi e a un certo dinamismo nelle operazioni di fusione e acquisizione tra imprese. Per l’aerospazio, nonostante il segno meno, Torino resta territorio di riferimento per nuovi progetti. Le imprese devono cogliere l’attimo e ricominciare ad investire” spiega Teresio Testa, direttore regionale Piemonte Nord, Valle d’Aosta e Sardegna di Intesa Sanpaolo che ha promosso l’indagine.

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