EMERGENZA COVID

Contagi record, ecco la stretta

Mascherine anche all'aperto (in Piemonte già da domani), Ffp2 sui mezzi di trasporto pubblico e Green Pass ridotto a 6 mesi. Pronta la sanità militare per aiutare le regioni nel tracciamento scolastico

È stata una decisione tutt’altro che avventata, me che meno eccessiva, quella del Piemonte di introdurre l’obbligo di mascherine anche all’aperto a partire da domani, senza attendere il passaggio in zona gialla che probabilmente scatterà lunedì. La conferma sta nelle misure decise dal Governo che sempre all’inizio della prossima settimana imporranno una decisa stretta a fronte del continuo ed elevato aumento di casi. Aumentano con dati allarmanti anche i decessi: oggi sono 13 le persone morte a causa del virus e i casi di positività oltrepassano quota 4mila, 4.304 per la precisione, con i ricoveri in crescita di 3 posti in terapia intensiva e 14 negli altri reparti. E poi c’è l’incognita Omicron. Oggi all’Irccs di Candiolo dal sequenziamento sono stati scoperti altri dieci casi di infezioni da nuova variante che attestano la sua rapida diffusione anche sul territorio piemontese, come peraltro previsto.

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Numerosi i provvedimenti che prima di approdare in Consiglio dei ministri erano stati discussi in mattinata nella cabina di regia e poi, nel pomeriggio, con le Regioni. Per quanto riguarda le mascherine, come si diceva, il Piemonte ha solo anticipato di qualche giorno l’obbligo dell’uso anche all’aperto su tutto il territorio nazionale. Obbligo che per i mezzi di trasporto, i cinema, le manifestazioni sportive verrà accentuato dall’indicazione perentoria dell’uso delle Ffp2, il modello di mascherina notoriamente più sicuro rispetto.

Scatta la necessità di avere in Green Pass Rafforzato anche per consumare al banco dei bar e per tutti i servizi di ristorazione al chiuso. Cancellate tutte le feste di fine anno in piazza, con un provvedimento che uniforma varie decisioni già prese in tal senso da molti Comuni, ma che era appunto scelte autonome. Viene ridotta la validità del Green Pass a 6 mesi, ma contrariamente all’ipotesi originaria del ministro Roberto Speranza di introdurre da subito questa decurtazione, è stato deciso di far decorrere la norma da febbraio. È stata ascoltata la richiesta delle Regioni, in particolare proprio del Piemonte presente alla teleconferenza con l’assessore Luigi Icardi, tesa ad avere il tempo necessario per evitare problemi con la scadenza del certificato verde e nell’esecuzione dei tamponi. E proprio sul tamponi si continuano a registrare disagi e disfunzioni del sistema, con province i cui abitanti sono costretti ad andare in hot spot lontani anche centinaia di chilometri per potersi sottoporre al test molecolare.

L’altro giorno sulla piattaforma dei medici di famiglia della provincia di Alessandri l’hot spot disponibile più vicino era a Nichelino e il giorno prima a Omegna. Che qualcosa in alcune Asl non vada come dovrebbe non lo esclude affatto lo stesso assessore che ha chiesto chiarimenti alle aziende. Icardi, tuttavia, ribadisce come l’uso del test antigenico – di cui il Piemonte dispone una grande quantità – è valido “e permette anche, come ha spiegato il professor Giovanni Di Perri, il sequenziamento per verificare l’eventuale contagio da variante Omicron”. 

Tra i provvedimenti di Palazzo Chigi anche 9 milioni di euro per il 2022 per incrementare le capacità dei laboratori militari della rete diagnostica molecolare, che saranno chiamati a supportare Regioni per il tracciamento dei casi positivi nelle scuole di ogni ordine e grado. Nella bozza preparata per il Consiglio dei ministri anche la norma che prevede a partire dal 30 dicembre l’ingresso in discoteca solo con la terza dose fatta o con due dosi di vaccino e un tampone. 

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