DIRITTI & ROVESCI

Amministrare "a gratis"? Non va bene

Per il sindaco Lo Russo è "indegna e sbagliata" la norma che impone agli amministratori della Città Metropolitana di lavorare senza compenso. In Parlamento un tavolo di lavoro per riformare la legge Delrio

Se la politica può essere volontariato, amministrare senza percepire compensi è un obbrobrio, figlio della più bieca e retriva propaganda populista. Anzi, la legge secondo cui i consiglieri delegati della Città Metropolitana devono lavorare gratis è “indegna e sbagliata”. Ad affermarlo è il sindaco Stefano Lo Russo nel giorno in cui s’insedia il nuovo Consiglio dell’ex Provincia di Torino, scaturito dal voto di secondo livello dello scorso 19 dicembre. “Immaginare che una persona possa occuparsi di un territorio di oltre 2 milioni e 200 mila abitanti, con 312 comuni, grande come una regione e che lo debba fare nel suo tempo libero non è serio. Spero davvero che il Parlamento possa intervenire sulla legge per dare la possibilità alle persone di potersi occupare dell’amministrazione della cosa pubblica a tempo pieno” ha detto Lo Russo di fronte all’assemblea.

Una critica diretta alla normativa, peraltro voluta dal Pd quando il premier era Matteo Renzi, coadiuvato nell'impresa dal ministro Graziano Delrio, che per gli amministratori metropolitani prevede un impegno gratuito e volontario. Una norma per certi versi “monca” giacché avrebbe dovuto completarsi con il referendum costituzionale che prevedeva il superamento delle province. Ora in Parlamento c’è un tavolo che sta lavorando a una riforma che preveda la possibilità per i sindaci delle Città Metropolitane di dotarsi di una giunta esterna e che gli assessori possano avere una retribuzione per il proprio lavoro. Ma quali siano i tempi per l’approvazione non è ancora dato saperlo, difficilmente se ne parla prima di un anno. “Non si può pretendere – ha concluso Lo Russo – che l’amministrazione pubblica risponda ai bisogni dei cittadini e che questo debba essere fatto sulla base della buona volontà. Ci vogliono persone che possano farlo a tempo pieno” e perché possa essere fatto a tempo pieno, va da sé che è necessario prevedere una retribuzione . Per il sindaco, poi, c’è anche il tema della “legittimazione democratica del sindaco metropolitano, che è una cosa essenziale e sono perfettamente d’accordo con la recente sentenza della Corte Costituzionale. Auspico che il Parlamento intervenga su queste due questioni”.

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