CONCORDIA ISTITUZIONALE

Auto, vaccinazioni e progetti Pnrr: Cirio e Lo Russo viaggiano insieme

Mentre i partiti delle rispettive maggioranze incrociano le spade, sindaco e governatore ostentano sintonia e convergenza d'intenti sulle principali questioni. Iniziativa comune per incalzare il Governo e Stellantis sulla transizione all'elettrico

Stefano Lo Russo e Alberto Cirio viaggiano insieme. Mentre i partiti delle rispettive maggioranze si affrontano a suon di comunicati stampa e dichiarazioni, sindaco e governatore continuano a giocare di sponda a lanciarsi segnali d’intesa, evitando di pestarsi i piedi a vicenda. Anzi. Oggi, tracciando un bilancio dei suoi primi cento giorni, il sindaco ha annunciato “un’iniziativa istituzionale a difesa dell’industria, di concerto con la Regione e Stellantis, per chiedere al governo un impegno concreto sulla transizione verso l’elettrico” perché è “velleitario” immaginare questo passaggio “senza contributi governativi”. “Dobbiamo fare come Francia e Germania – ha aggiunto – altrimenti facciamo filosofia e penalizziamo il territorio”. Il sindaco, che ha incontrato un mese fa John Elkann, intende stilare un documento con una serie di proposte da sottoporre a Draghi e assicura che “su questo Cirio è d’accordo con me”.

“Pensiamo agli incentivi – ha poi chiarito parlando con i giornalisti – ma non solo quelli  per l'acquisto. C’è un tema generale di accompagnamento delle politiche di transizione energetica che riguarda anche l’accompagnamento della riconversione produttiva delle imprese che si sono sviluppate nel settore dell'auto nei decenni e ora vanno accompagnate verso la ripartenza. Non possiamo perdere il treno della ripresa e per non perderlo occorre appunto un intervento dedicato all'automotive e alla transizione verso l'auto elettrica”.

Un altro segnale di quanto salda sia l’intesa tra i due vertici istituzionali, pur nel bel mezzo delle schermaglie tra destra e sinistra su affidamenti, foibe e quant’altro. Com’era legittimo attendersi, infatti, l’appendice del Romanzo Quirinale è diventata l’incipit delle disfide elettorali in programma nei prossimi due anni. Le polemiche seguite alla rielezione di Sergio Mattarella avranno giocoforza strascichi a livello locale e mentre il Piemonte, assieme al resto del Paese, prova a uscire faticosamente dall’emergenza sanitaria, il centrosinistra apre il fuoco contro Cirio e la sua maggioranza.

È in questo scenario che il centrosinistra a Palazzo Civico ha deciso di aprire un fronte con la maggioranza regionale su uno dei temi più divisivi, quello del cosiddetto Allontanamento Zero. Ieri tutti i partiti della coalizione che sostiene Lo Russo hanno votato un ordine del giorno per chiedere il ritiro del disegno di legge, uno dei provvedimenti simbolo del centrodestra regionale. Quasi istantanea la replica dell’assessore leghista Fabrizio Ricca, assieme alla deputata Elena Maccanti, che intervengono nella doppia veste di consiglieri comunali: “Per la sinistra togliere i figli ai poveri è civiltà”. L’assessore regionale Andrea Tronzano – anche lui consigliere comunale d’opposizione – ha invece attaccato il sindaco del capoluogo (reo di aver rivendicato maggior peso per Torino nelle politiche regionali) sulla “sicurezza” per poi puntare il dito contro un Pd ostaggio di una “guerra per bande”. A questo punto si è gettato nella mischia anche il segretario dei dem piemontesi, Paolo Furia che ha sparacchiato a salve: “Gli assessori regionali hanno bisogno di un obiettivo comune per coprire il fallimento della loro coalizione”. Seguito a ruota dal capogruppo a Palazzo Lascaris Raffaele Gallo: “La vera spaccatura è nel centrodestra”. Insomma, una recita su un copione piuttosto scontato.

E così mentre ieri le agenzie davano conto di una guerriglia a suon di accuse reciproche, con bordate tra Palazzo Lascaris e la Sala Rossa, Cirio e Lo Russo, a braccetto, inauguravano l’Humanitas Medical Care, il nuovo centro vaccinale pediatrico di Torino, riservato ai bambini dai cinque agli undici anni. Subito dopo, il governatore ha partecipato al confronto tra il primo cittadino e i colleghi di Settimo Torinese, Gassino, Castiglione, Leini, Rivalba, Strambino e San Mauro sulla seconda linea della metropolitana. Gioco di sponda, dichiarazioni d’intenti, un’intesa che si rinnova. Perfetta sintonia sui progetti del Pnrr così come sul Parco della Salute, dove i due hanno istuitito cabine di regia per concordare tempi e modalità degli investimenti.

La sensazione è che i due non abbiano nessuna intenzione di farsi trascinare in una bagarre lunga due anni che necessariamente i partiti hanno invece bisogno di alimentare per marcare le rispettive posizioni in vista degli appuntamenti elettorali. Forse per questo Cirio ha rinunciato a replicare alle presunte accuse di Lo Russo, in cui il sindaco auspicava solo maggiore attenzione per la sua città e una spinta in più sulla campagna vaccinale senza minimamente puntare il dito contro la Regione. Ha lasciato rispondere Tronzano e a sua volta il primo cittadino ha atteso che altri prendessero le sue difese. Intanto si sono messi d’accordo per mostrarsi fianco a fianco per tutta la giornata di ieri. Mai come in questo caso politica e amministrazione sembrano viaggiare lungo binari paralleli: da una parte la querelle elettorale, dall’altra l’amministrazione di Torino e del Piemonte.

C’è una concordia istituzionale da salvaguardare come ogni altra volta nel passato in cui ci sono state ingenti risorse da gestire. Vent’anni fa c’erano le Olimpiadi da organizzare, oggi i fondi del Pnrr da spendere “presto e bene” come ama ripetere Cirio.

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