DIRITTI & ROVESCI

Salario minimo, Laus striglia Conte:
"Da lui solo sterile propaganda"

Il senatore torinese del Pd attacca il leader del Movimento 5 stelle e abbandona per protesta la Commissione Lavoro. Poi chiede che riprenda l'iter della legge sulla giusta retribuzione: "Siamo stati noi i primi a presentare una proposta, ora si arrivi a una sintesi"

“Non accettiamo più provocazioni da parte di Giuseppe Conte”. Mentre dal Nazareno si continuano a tracciare le linee di un campo largo con Pd e Movimento 5 stelle, in Senato le parole dell’ex premier durante il Primo Maggio fanno esplodere l’ennesimo caso. A sollevarlo è il capogruppo dem in Commissione Lavoro Mauro Laus, eletto a Torino, che replica alle accuse, neppure troppo velate, che Conte ha rivolto proprio ai dem. Ha parlato di “ambiguità della politica” dopo gli scontri nel capoluogo piemontese in cui i soliti infiltrati dell’area anarchica hanno alzato la tensione. Tra loro anche alcuni rider, che non sono riusciti a unirsi al corteo.

Con buona dose di retorica Conte ha colto la palla al balzo per schierarsi con il “gruppo di lavoratori precari, che faticano per guadagnare 3-4 euro l’ora” “non ammessi alla manifestazione dedicata al lavoro”. Poi continua dicendo che “la politica tuona, proclama, declama. Sto leggendo tante belle dichiarazioni: roboanti, altisonanti, stentoree” ma “alcuni partiti fingono addirittura di non avere un ruolo, un potere concreto, quasi non avessero parlamentari che possono tranquillamente sostenere già domattina testi normativi che ci consentirebbero davvero di onorare degnamente la Festa del Lavoro”. Per Laus, Conte “offende l’onorabilità di chi sta lavorando da mesi a un testo sul salario minimo”, di più “sono stato io – prosegue il senatore torinese – il primo a presentare un disegno di legge sull’argomento”.

Per questo, assieme alla compagna di partito Valeria Fedeli, ha abbandonato per protesta la commissione Lavoro e chiesto alla presidente Susy Matrisciano (M5s) di “sbloccare i lavori della Commissione” e mettere al primo punto dell’ordine del giorno i disegni di legge sulla giusta retribuzione e sul salario minino, “per arrivare finalmente all’approvazione di un testo contro il lavoro povero, che è per noi un'assoluta priorità” dice Laus. È da tempo che la commissione è impegnata su questo tema, tra audizioni, ricerche, discussioni. Un lavoro di cui evidentemente Conte non era a conoscenza anche perché “non basta presentare una proposta, la parte difficile è licenziarla e poi farla approvare” sottolinea Laus.

Leggi anche: Salari e inflazione, nessun escamotage

Sollecitazioni accolte dalla presidente Matrisciano, la quale ha annunciato che “la prossima settimana sarà il primo punto all’ordine del giorno dei lavori della Commissione”. “È ormai sotto gli occhi di tutti che si tratta di un provvedimento non più rinviabile ed estremamente importante per gli italiani – aggiunge Matrisciano –. Confido nella sensibilità dei commissari, che già in passato su molti temi in discussione hanno saputo superare steccati e barriere ideologiche per rispondere alle esigenze dei cittadini”.