ELEZIONI POLITICHE

Si vota il 25 settembre

Firmato il decreto di scioglimento delle Camere. Scartata la prima ipotesi del 18 settembre per l'impossibilità tecnica di organizzare la consultazione all'estero. Il governo Draghi resta in carica per l'espletamento degli affari correnti. Liste sotto l'ombrellone

Dai governi balneari della bistrattata ma oggi rimpianta Prima repubblica alle campagne elettorali sul bagnasciuga laddove Lui avrebbe fermato i nemici. Dopo aver preso in considerazione il 18 settembre, scarta per gli ostacoli tecnici nell’organizzazione del voto degli italiani all’estero), le urne per il rinnovo del parlamento sono state stabilite per il 25 settembre. Dopo che l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane aveva chiarito che vi sono problemi, nonostante sia alla vigilia del Rosh haShanah, il capodanno ebraico. Parte quindi ora la corsa, sotto l’ombrellone per la formazione presentazione delle liste. I simboli dei partiti vanno presentati al Viminale tra il 12 e il 14 agosto; le liste, le firme, i candidati per i collegi uninominali nelle Corti d’Appello tra il 21 e il 22 agosto.

Il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, dopo aver sentito i presidenti dei due rami del Parlamento, ai sensi dell’articolo 88 della Costituzione, ha firmato il decreto di scioglimento del Senato della Repubblica e della Camera dei Deputati, che è stato controfirmato dal presidente del Consiglio dei Ministri. Lo rende noto il Colle. Il decreto discioglimento sarà consegnato a Roberto Fico e a Elisabetta Casellati dal segretario generale della Presidenza della Repubblica, Ugo Zampetti.

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