VERSO IL VOTO

Letta nella trappola del Terzo Polo, Alessandria non ripeterà il miracolo

Solo qualche mese fa grazie all'azionista Barosini il Pd ha riconquistato il Comune. Ora è diventato il nemico numero uno, accusato di intelligenza col centrodestra. Questa volta Molinari assapora la vendetta. Il centrosinistra non tocca palla sugli uninominali

"Tutto mi sarei aspettato tranne che Carlo Calenda potesse dire di pensare alla possibilità di un governo con Giorgia Meloni. Credevo che si sarebbe fermato, che fosse una battuta, che avrebbe detto scherzavo, invece non è cosi". E due. Già aveva pensato fosse amore, Enrico Letta, invece gli era toccato scoprire che quello con il leader di Azione era un calesse dal quale l’ex ministro saltò giù senza ancora essersi seduto per salire sulla biga con Matteo Renzi. Lo stupore manifestato ieri, anche come spot elettorale contro il Terzo Polo, dal segretario del Pd durante un comizio nel popolare quartiere romano del Testaccio è solo l’ennesima stoccata al mancato alleato. Sicuramente non l’ultima da qui alla fine della campagna elettorale. E chissà se ne riserverà una anche per il ritorno nella città dove, quando ancora al Nazareno si dava quasi certa l’alleanza con Calenda, proprio un uomo di Azione ha portato acqua al mulino dem per il ballottaggio delle comunali e a casa, per sé, il posto da presidente del Consiglio comunale e la prospettiva di un posto in giunta per uno dei suoi.

Domani, infatti, Letta torna ad Alessandria dov’era arrivato lo scorso 20 giugno per sostenere l’allora candidato sindaco Giorgio Abonante nel duello contro l’uscente. il leghista Gianfranco Cuttica. Nel capoluogo mandrogno il segretario era già stato a fine maggio, quando tra i dem ancora non si respirava l’aria di vittoria che avrebbe pervaso la galoppata verso il secondo turno e tra i contendenti era comparso, un po’ a sorpresa l’ex Udc Giovanni Barosini, sfilatosi pochi mesi prima dalla giunta di centrodestra in cui era assessore ai Lavori Pubblici, indossando la maglia di Azione. Un navigato outsider che, correndo da solo, uscirà dal primo turno con un più che apprezzabile 14,6%, tanto allettante quanto utile se non indispensabile per la vittoria del candidato dem. Dopo un balletto di silenzi e mezze frasi, alla fine Barosini appoggerà, pur senza apparentamento, il centrosinistra che tornerà a riprendersi dopo un lustro Palazzo Rosso. Quando Letta torna nel capoluogo mandrogno a ridosso del ballottaggio l’accordo è fatto, anche se sempre formalmente negato dal futuro sindaco. Il posto alla presidenza del consiglio comunale che arriverà puntualmente come parte del patto, ne sarà l’ulteriore conferma.

Però adesso l’inquilino del Nazareno arriva per la terza volta nel giro di un pugno di mesi quando l’uomo che con i suoi voti è stato certamente utile alla riconquista del Comune sta dall’altra parte, da quella che come ha detto ieri al Testaccio “pensa a un governo con la Meloni”, vero o non vero che sia. Torna, con sul palco i due candidati madrogni Daniele Borioli secondo al proporzionale alla Camera dopo l’uscente Chiara Gribaudo e Rita Rossa, numero due al Senato dopo Enrico Borghi, oltre al capogruppo di LeU Federico Fornaro (capolista nel collegio Novara-Vercelli) ma senza più quell’alleato prezioso, seppur tenuto un po’ in ombra, quando si trattò (in tutti i sensi) di tornare a riprendersi la guida della città 

E torna, Letta, nell’Alessandria del capogruppo della Lega a Montecitorio Riccardo Molinari che fu utile bersaglio, ma che adesso resta un osso durissimo, probabilmente inscalfibile per il Pd nella battaglia del maggioritario dov’è in campo Federico Bodo di +Europa. Un po’ le patì, quelle frecciate lettiane, il segretario regionale del partito di Matteo Salvini. Ancor più la sconfitta che avrebbe subito al ballottaggio. Non è neppure ancora finita l’estate, incominciata con un accordo sulla sponda del Tanaro che pareva precorrere quello poi saltato a livello nazionale e con quegli attacchi a Molinari nel suo feudo, dove domani torna il segretario dem. Ma l’aria, per il Pd, non pare sia proprio la stessa di pochi mesi fa.

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