GRANA PADANA

Salvini fra scongiuri e spergiuri: "Lega in ripresa, lo dice la sinistra"

Il Capitano è nervoso e se la prende con i gufi che pronosticano il crollo sotto il 10%. Nella chat dei parlamentari riferisce dati confortanti dopo Pontida: "Premia la battaglia su bollette e tasse". E torna all'antico attaccando l'Europa

Matteo Salvini scaccia i fantasmi. Nelle ore che precedono le urne, alle battute finali di una campagna elettorale che l’ha visto battere in lungo e in largo tutta la Penisola e che concluderà oggi con una no-stop sui social, il leader della Lega è tornato a cavalcare i suoi cavalli di battaglia: pace fiscale, contrasto dell’immigrazione e critiche all’Europa. E così, mentre intima a Ursula von der Leyen di scusarsi oppure di dimettersi (in realtà la presidente della Commissione europea ha già chiarito il senso delle sue parole), nella chat dei parlamentari invita tutti a non dare retta ai profeti di sventura che negli ultimi giorni pronosticano una mezza Caporetto. “Lega in netta crescita dopo Pontida, premia soprattutto la battaglia su bollette e tasse”, assicura il Capitano cercando di rincuorare una ciurma in verità un tantino sconfortata dai sondaggi “segreti” che registrano il possibile crollo sotto il 10%. Macché, “dati riservati, fonti di sinistra” sono più che rassicuranti, al punto che in via Bellerio scommettono su un risultato “sicuramente a doppia cifra”, tra il 13 e il 15%. Chissà. Certo sono lontani i tempi del boom alle Europee del 2019 (oltre il 34%): dal Papeete in poi il calo è stato costante, concomitante alla crescita di “quella”, Giorgia Meloni, la Rita Pavone del centrodestra (come la chiama con i fedelissimi), il suo peggior incubo.

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