POLITICHE 2022

Da Appendino a Garavaglia, tutti gli eletti in Piemonte

Giallo sull'ex assessore grillino Iaria: per Youtrend è onorevole ma il Viminale per ora lo esclude. Conferma per il ministro del Turismo. Ce la fa per il rotto della cuffia la renziana Fregolent. E Fassino brinda in Veneto alla sua settima legislatura

Sarà onorevole? Per ora è col fiato sospeso tra indiscrezioni rassicuranti e conferme del Viminale che tardano ad arrivare. Per tutti, dentro e fuori il Movimento 5 stelle, è sempre stato Beruschi vista la somiglianza con il noto attore comico milanese. Ora Antonino Iaria spera che, grazie all’exploit dei pentastellati a Torino, trascinati da Chiara Appendino, di riuscire ad approdare a Montecitorio. Già consigliere di circoscrizione, poi eletto in Sala Rossa nel 2016 e alla fine promosso in giunta quando l’allora sindaca dimissionò Guido Montanari, Iaria è tra coloro che son sospesi. Effetti collaterali di un sistema di voto cervellotico che con la ripartizione dei seggi fa impazzire analisti e, ovviamente, candidati. Secondo Youtrend Iaria subentra perché il seggio per Appendino sarebbe scattato non a Torino ma nel Piemonte2. Nell'attesa che il giallo si chiarisca il M5s festeggia l'elezione in Piemonte di un senatore, la riconfermata Elisa Pirro.

A fare man bassa, come noto, è il centrodestra trascinato da Fratelli d’Italia. Il partito di Giorgia Meloni, che piazza al Senato Paola Ambrogio e Gaetano Nastri, vincitori nei rispettivi collegi uninominali a Torino e Novara, così come Daniela Santanché, spedita in trasferta a Cremona, elegge anche Lucio Malan e Giorgio Salvitti. Pure alla Camera si parte dai vincitori nei testa a testa con il centrosinistra: si tratta di Augusta Montaruli a Torino, Monica Ciaburro a Cuneo, Marcello Coppo ad Asti e Andrea Delmastro a Biella. Oltre a loro, nel capoluogo scatta Marco Perissa , ex presidente dell’Opes, l'ente di promozione sportiva affiliato al Coni, il vercellese Emanuele Pozzolo, noto per le sue posizioni no vax e no green pass, il coordinatore regionale del partito Fabrizio Comba, e la giavenese Immacolata Zurzolo.  Da FdI a Forza Italia che ottiene la scontata vittoria di Paolo Zangrillo nel collegio di Asti e Alessandria al Senato, dove lo raggiunge il suo sodale Roberto Rosso. Alla Camera successo anche per il biellese Roberto Pella nel collegio di Moncalieri ed elezione nel plurinominale per il viceministro uscente del Mise Gilberto Pichetto Fratin. Infine la Lega che spedisce a Palazzo Madama Giorgio Bergesio, il quale prevale nel suo collegio di Cuneo, e il ministro del Turismo Massimo Garavaglia, candidato sul Piemonte Orientale, mentre a Marzia Casolati non basta l’ombrello del plurinominale, dopo la sconfitta nel collegio di Torino contro il dem Andrea Giorgis. Decisamente più cospicua la rappresentanza leghista a Montecitorio, dove arrivano gli uscenti Elena Maccanti, Alessandro Giglio Vigna, Alberto Gusmeroli e il coordinatore piemontese Riccardo Molinari, vincitori nei rispettivi collegi, oltre agli altri parlamentari riconfermati, il torinese Alessandro Benvenuto, l’astigiano Andrea Giaccone, Laura Ravetto (candidata anche in Lombardia). Beffa per Marco Perosino (Forza Italia), sindaco di Priocca e sentinella del governatore Alberto Cirio in parlamento, che si è visto soffiare il posto dalla siciliana paracadutata Matilde Siracusano. Conclude la sua esperienza a Montecitorio anche Claudia Porchietto.

Dal centrodestra al centrosinistra, dove l’elenco è decisamente più striminzito. Gli unici due uninominali vinti sono quello senatoriale del capoluogo piemontese con Giorgis (Pd) e quello alla Camera di Torino Centro-Sud con il presidente nazionale di Più Europa Riccardo Magi. A Palazzo Madama entrano anche la vicepresidente uscente Anna Rossomando, e il lettiano del Vco Enrico Borghi, mentre alla Camera la spuntano la cuneese Chiara Gribaudo, l’alessandrino Federico Fornaro, capogruppo uscente di Articolo 1 a Montecitorio, e i torinesi Mauro Laus e Mauro Berruto. Ce la fa anche Piero Fassino, migrato per l’occasione in Veneto: per lu sarà la settima legislatura. Obiettivo raggiunto, infine, per il consigliere regionale Marco Grimaldi, che abbandona Palazzo Lascaris (dove subentra l’ex sindaca di Collegno Silvana Accossato) per rappresentare il "cocomero" alla Camera. Fa il bis l'astigiano Paolo Romano, ex deputato M5s che nell'ultimo scorcio della lergislatura ha aderito ai Verdi.

Infine, Azione elegge l’ex prima cittadina di Giaveno ed ex deputata berlusconiana Daniela Ruffino a Torino e il renziano Luigi Marattin nel Piemonte 2, mentre il vice di Carlo Calenda Enrico Costa ottiene il via libera dagli elettori lombardi. In Senato passa Ivan Scalfarotto, e ce la fa per il rotto della cuffia pure la deputata uscente Silvia Fregolent, dirottata in Romagna: sembrava spacciata poi all'ultimo la buona notizia.

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