POLITICA & GIUSTIZIA

Giustizia, Costa avverte Meloni: "Non stravolgere la Cartabia"

Domani al Cdm il governo approverà due norme: il mantenimento dell'ergastolo ostativo e lo slittamento dell'entrata in vigore di alcune disposizioni della riforma. L'allarme dell'esponente di Azione: "Non vorrei che ci fosse qualcuno intenzionato a cambiarne i connotati"

“Se si tratta di un rinvio tecnico dell’entrata in vigore della riforma Cartabia, se si tratta di alcuni accorgimenti tecnici, di un brevissimo rinvio di due mesi, ci potrebbe anche stare. Ma non sia il pretesto per stravolgere l’impianto, allora la nostra posizione sarà ferma”. Così Enrico Costa di Azione all’Adnkronos sugli interventi in materia di giustizia all’odg del Consiglio dei ministri di domani, il primo “vero”, dopo quello di esordio assorbito, come di prassi, dagli adempimenti formali.

Sul tavolo di Giorgia Meloni ci sono un paio di misure, tutt’altro che marginali: il mantenimento del cosiddetto ergastolo ostativo e il posticipo dell’entrata in vigore di alcune norme della riforma predisposta dal ministro Marta Catabia del governo Draghi, raccogliendo le criticità già emerse nel dibattito parlamentare e confermate in questi giorni dagli operatori del diritto con una lettera al nuovo inquilino di via Arenula Carlo Nordio. Da qui l’allarme di Costa: “Non vorrei che ci fosse qualcuno intenzionato a cambiare i connotati di una riforma che ha tanti punti qualificanti dai tempi delle indagini preliminari, il diritto all’oblio, la cancellazione dei tempi morti nelle indagini, le misure alternative alla detenzione e la norma fondamentale che non si manda a processo senza una ragionevole probabilità di condanna. Tutte misure importantissime”, spiega il parlamentare piemontese e vicesegretario nazionale di Azione.

Quanto all’ergastolo ostativo, Costa sottolinea come Fratelli d’Italia fu tra le forze politiche più contraria alla norma sostenuta dai 5 Stelle. “Vediamo quale sarà il testo. Ma quella norma venne bloccata al Senato e FdI era contro. Basta andarsi a rileggere ‘'intervento che fecero in aula. Ed ora vuole approvare lo stesso testo che aveva bloccato...”. Conclude Costa: “Stiamo a vedere cosa succede soprattutto sulla parte relativa alla riforma Cartabia. L’attività di un governo si misura nel lungo periodo ma contano anche le prime mosse”.

L’esecutivo nel Cdm di domani dovrebbe varare un decreto-legge per mantenere l’ergastolo ostativo, considerato dal governo – riferiscono fonti di Palazzo Chigi – strumento essenziale nel contrasto alla criminalità organizzata, nonostante la contrarietà espressa dal ministro Nordio. Un provvedimento definito prioritario e diventato urgente, sempre secondo ambienti governativi, alla luce dell’udienza della Corte Costituzionale fissata per l’8 novembre 2022. Il testo in esame ricalca il disegno di legge n. 2574 già approvato nella passata legislatura dalla Camera dei Deputati e punta a evitare le scarcerazioni facili dei mafiosi, perché permette l’accesso ai benefici penitenziari al condannato che abbia dimostrato una condotta risarcitoria e la cessazione dei suoi collegamenti con la criminalità organizzata.

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