SANITÀ

Case di Comunità, "Icardi condivide i dubbi del ministro?"

Schillaci solleva perplessità su una parte del Pnrr sanitario. Dal Pd l'ex luminare dei trapianti Salizzoni pungola il numero uno di corso Regina e chiede chiarimenti in aula. Non di oggi il rischio che le strutture restino scatole vuote per mancanza di personale

Come se non bastassero le incognite sul rispetto dei tempi previsti e sul rischio di non avere personale sanitario a sufficienza per non ridurle a scatole vuote, ora sul futuro delle Case di Comunità – le strutture poliambulatoriali previste dal Pnrr Sanità – grava anche un possibile ripensamento del neoministro della Salute.

“Stiamo valutando se sia la scelta giusta” ha detto, rispondendo a un’intervista, Orazio Schillaci riferendosi appunto a uno dei pilastri della futura medicina territoriale. Un’affermazione che ha subito generato allarme, anche perché di più il ministro non ha detto ed è quindi difficile comprendere quale sia l’intendimento suo e del Governo di Giorgia Meloni sull’impianto varato non senza fatica e non meno legittimi interrogativi sulla sua concreta applicabilità. Proprio sulle Case di Comunità e sulla necessità di trovare in fretta una loro collocazione si era lavorato nei mesi scorsi, imprimendo da parte della Regione Piemonte un deciso impulso ai vertici delle Asl. 

Oggi sul tema interviene un ex luminare della medicina come Mauro Salizzoni, che dai banchi del Pd in Consiglio regionale dove siede calcia la palla verso l’assessore alla Sanità Luigi Icardi, leghista e dunque sullo stesso fronte politico del Governo che, si presume, abbia in mente cambiamenti sul piano già avviato. “Le Case di Comunità insieme agli ospedali di Comunità e alle Centrali Operative Territoriali, sono i tre perni del Pnrr in ambito sanitario, con l’obiettivo di potenziare la medicina territoriale. E l’assessore Icardi in un’intervista  – nota Salizzoni  – ha ribadito che in Piemonte nascerà una rete di 91 Case di Comunità. Confesso di essere un po’ disorientato. Ma le Case di Comunità si fanno, oppure si vuole ripensarle come annunciato dal ministro?”. Annunciando di aver presentato un question time proprio per sapere cosa pensa l’assessore Icardi della “riflessione attenta” del ministro, Salizzoni ricorda come “la pandemia ci ha consegnato, tra le altre, due importanti lezioni: che in Piemonte servono urgentemente nuovi e moderni ospedali e che serve una rete di medicina territoriale forte ed efficiente. Ora, per quanto riguarda i nuovi ospedali, la situazione registra l’impasse sul Parco della Salute, i ripensamenti sulle location degli ospedali dell’Asl TO5 e del Vco con conseguente ulteriore perdita di tempo, mentre per il resto siamo agli annunci”.

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