POLITICA & GIUSTIZIA

In Parlamento la SpazzaBonafede, Costa fa breccia nel centrodestra

Il governo Meloni dà parere favorevole e la maggioranza approva l'ordine del giorno contro il blocco della prescrizione dopo il primo grado di giudizio. Un colpo alla furia giustizialista dell'era grillina. L'esponente di Azione: "Un grande risultato per nulla scontato"

“Un grande risultato, nient’affatto scontato”. Questo il commento a caldo di Enrico Costa, deputato e vicesegretario di Azione e in passato viceministro della Giustizia, all’approvazione da parte del Governo al suo ordine del giorno con cui si propone di spazzar via la legge Spazzacorrotti parto e vessillo dell’allora guardasigilli grillino Alfonso Bonafede. E in effetti il parere favorevole arrivato dall’esecutivo di Giorgia Meloni non era certo scontato, tanto più che l’ordine del giorno arriva dall’opposizione, sia pure la più dialogante.

La strada indicata dall’esponente del Terzo Polo (che ha sottoscritto con tutti i suoi parlamentari l’atto di Costa) e che il Governo è deciso a imboccare, confermando la svolta garantista imposta dal ministro Carlo Nordio, cancella la norma introdotta dal ministro pentastellato in base alla quale la prescrizione veniva bloccata definitivamente dopo il primo grado, ripristinando di fatto la storica prescrizione che dura fino al terzo grado di giudizio e, se il processo è lento, lo porta direttamente all'estinzione.

“Non può non rilevarsi la necessità di ripristinare definitivamente la disciplina sulla prescrizione in un quadro di coerenza sistematica. L'allungamento dei tempi processuali non solo collide con gli obiettivi del Pnrr che, al contrario – si legge nell’ordine del giorno Costa – ne impongono una significativa riduzione, ma si pone altresì in aperto contrasto con i princìpi costituzionali di presunzione d'innocenza, funzione rieducativa della pena e ragionevole durata del processo”. L'ordine del giorno impegna il Governo "a predisporre, con una rivisitazione organica, il ripristino della disciplina della prescrizione sostanziale in tutti i gradi di giudizio, rimuovendo le criticità attuali derivanti dalla legge 3/2019", ovvero la Spazzacorrotti.

“Il parere favorevole dato dal Governo dimostra che le nostre idee sui temi della giustizia rappresentano un punto di riferimento”, osserva il deputati piemontese, da sempre sul fronte del garantismo, che aggiunge: “Nel nostro programma è scritto chiaro e tondo: ripristino della prescrizione sostanziale ed è quello che abbiamo previsto nell'ordine del giorno. Siamo certo conclude che il ministro Carlo Nordio darà attuazione a questo importante atto di indirizzo”.

Per Costa, inoltre, “la convergenza del Governo sul nostro ordine del giorno sulla giustizia, dimostra che siamo un'opposizione capace di incidere nella vita del Paese e che agiamo con credibilità ed affidabilità. Ripristinare una colonna del nostro sistema penale abbattuta dai Cinque Stelle era un impegno assunto con gli elettori. Anche in questa legislatura continuiamo ad essere un punto di riferimento sulla giustizia”. 

Incassata l’approvazione del centrodestra, il Terzo Polo tuttavia non voterà a favore del decreto Rave, perché come spiega il vicesegretario di Azione “è un fritto misto che introduce un nuovo reato con tanto di intercettazioni e custodia cautelare per decreto, come un manifesto da esibire, senza attenzione agli effetti che ne derivano”.

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