SPORT & GIUSTIZIA

Juventus, tra ricorsi e processi saranno due mesi da brivido

Entro fine gennaio saranno pubblicate le motivazioni della Corte di Appello della Figc poi scatterà il ricorso al collegio di garanzia del Coni. E Cobolli Gigli tesse le lodi di Marotta: "Agnelli? Ha sbagliato a circondarsi di certe persone"

Sul campo la Juventus è ripartita da -15 punti in campionato e nei prossimi mesi dovrà provare a tenere botta, magari vincendo la Coppa Italia o provando a conquistare l’Europa League (a febbraio c'è lo spareggio con il Nantes), scorciatoia per un posto in Champions. Sul fronte della giustizia, invece, i prossimi saranno due mesi da brivido per il club bianconero. Entro fine gennaio saranno pubblicate le motivazioni della Corte di Appello della Figc per il caso plusvalenze e la Juventus avrà un mese di tempo per presentare l’annunciato ricorso al Collegio di Garanzia dello Sport del Coni, terzo e ultimo grado della giustizia sportiva. L'udienza dovrebbe essere fissata nel giro di un paio di settimane e si potrebbe tenere tra fine febbraio e inizio marzo.

Il Collegio presieduto dalla giurista napoletana Gabriella Palmieri Sandulli non potrà entrare nel merito della sentenza e quindi ridurre o aumentare la penalizzazione ma solo rilevare eventuali vizi di forma o violazioni, rimandando in questo caso l’atto alla Corte d’Appello per una nuova determinazione. Altrimenti confermerà quanto stabilito dall’organismo della Figc. Sul piano sportivo l’esame più temuto è quello dell’Uefa che non arriverà prima della tarda primavera, forse a giugno. Le eventuali sanzioni potrebbero quindi avere un impatto sulle competizioni europee future a cui dovesse essere ammessa la Juventus. Poi c’è la giustizia ordinaria: il 27 marzo ci sarà l'udienza preliminare dell’inchiesta Prisma. In quell’occasione, in virtù della possibile violazioni delle Norme Organizzative Interne Federali (Noif), si discuterà delle richieste di rinvio a giudizio per gli ex dirigenti bianconeri presentate dalla procura di Torino per falso in bilancio, e dell'istanza del club per spostare il procedimento da Torino a Milano.

Intanto, mentre i tifosi inscenano un’improbabile protesta disdettando i propri abbonamenti a Sky e Dazn, nell’ambiente c’è chi suggerisce un’autocritica. Insomma c’è chi prega e invoca la grazia e chi dovrebbe recitare il mea culpa. L’ex presidente Giovanni Cobolli Gigli, che prese il timone dopo Calciopoli ravvisa per esempio “un cambio di atteggiamento della dirigenza da quando la Juve decise di privarsi di Giuseppe Marotta, a seguito dell’acquisto del supercampione Ronaldo”. Di Marotta dice inoltre che “era in grado di gestire bene il settore sportivo” e che Andrea Agnelli “ha fatto male a circondarsi di una serie di persone”.

Sono in tanti a credere che l’inizio di tutti i mali per i bianconeri coincida con l’addio dell’ex direttore generale al punto che si parla di un suo clamoroso ritorno (ora è all’Inter).  Lo stesso Cobolli Gigli nota una “discrepanza concettuale” nel trattamento che la giustizia sportiva ha riservato alla Juventus rispetto alle altre società. L’ex presidente parla a Radio Anch’io Sport su Rai Radio 1 e proprio da quei microfoni predica prudenza: “Intanto la Juve ha fatto ricorso al Coni, che potrà dare degli esiti, ma non cambierà la penalizzazione, cioè potrà solo cancellarla o mantenerla. Oppure, come dice l’avvocato Leandro Cantamessa e io mi fido di lui, si potrà rimandare alla Corte il giudizio per un nuovo processo. Poi ci sono altre cose non piacevoli da sentire: la cosa più preoccupante riguarda la manovra stipendi, perché potrebbe esserci un discorso di falso in bilancio”.

Sul nuovo cda ha aggiunto: “Mi sembra che il presidente Gianluca Ferrero sia stato molto chiaro, dicendo di volersi difendersi in ogni occasione senza però, diciamo così, arrivare a fare casino”. Lezione non imparata dopo Calciopoli? “Sono d’accordo, anche l’azionista avrebbe dovuto muoversi in anticipo” dice riferendosi a John Elkann. “Forse anche il cda della Juve, società quotata in borsa, avrebbe dovuto pretendere di essere informato di più”.

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