PALAZZI ROMANI

Dalla Regione alla Camera,
bagarre Montaruli-Grimaldi

La deputata torinese denuncia la "campagna di fango", culminata con la vignetta su sorella e cognato della Meloni. Il parlamentare della sinistra scatena la caciara e si becca dello "scemo" da un collega di FdI. E nella rissa interviene pure l'alessandrino Fornaro

Scintille tra maggioranza e opposizioni in aula alla Camera. A scatenarle la vignetta del Fatto quotidiano sulla sorella di Giorgia Meloni, Arianna, e il marito Francesco Lollobrigida, ministro dell’Agricoltura. «Si interrompa questa campagna di fango fondata sul nulla e si interrompa il silenzio che, altrimenti, è complice», ha detto la parlamentare torinese di FdI Augusta Montaruli stigmatizzando la vignetta e chiedendo solidarietà a tutta l’aula mentre i deputati di Fratelli d’Italia sottolineavano con una standing ovation le sue parole. Poco dopo, sull’intervento di Marco Grimaldi, che quando entrambi erano consiglieri regionali del Piemonte hanno spesso battibeccato, l’atmosfera di solidarietà si è però incrinata.

Dopo le prime parole il deputato di Avs è stato interrotto dal rumoreggiare e dalle proteste provenienti dai banchi della maggioranza. Lo stesso Grimaldi ha quindi esclamato: «Non ti vergogni a dire “sei scemo”, ma come ti permetti!». È stata la presidente di turno dell’aula, Anna Ascani (Pd), a richiamare all’ordine Marco Perissa (FdI), evidentemente autore dell’epiteto. «Porti rispetto verso la presidenza», ha detto Ascani. Calmata l’aula, Grimaldi ha ripreso il suo intervento: «Sono d'accordo con la solidarietà, ma mi sarei aspettato la stessa solidarietà verso congiunti dei parlamentari “denudati” davanti all’opinione pubblica», ha spiegato rivolgendosi alla maggioranza. Grimaldi ha poi concluso: «Siamo ‘'accordo con la collega Montaruli, sull’uso strumentale delle donne e del loro corpo, ma dico a tutti di stare attenti».

A quel punto, un altro deputato piemontese, Federico Fornaro (Pd) è intervenuto per spiegare: «Non abbiamo mai avuto nessuna difficoltà a stigmatizzare e condannare vignette o espressioni volgari, vignette come queste alimentano l’odio. Anche le parole vano pesate. Ma dove eravate quando su alcuni esponenti del Parlamento si parlava di bambole gonfiabili?». Fornaro ha chiesto di portare all’attenzione della presidenza l’episodio con le parole di Perissa verso Grimaldi e la seduta si è chiusa con un impegno in questo senso preso dalla Ascani.

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