POLTRONE & SOFÀ

Gran Paradiso, nella Lega scoppia la "guerra dello stambecco"

Sfida in alta quota nel gruppo dirigente del Carroccio. Concluso il mandato del commissario, l'oasi protetta più antica d'Italia aspetta il nuovo presidente. Pianasso scalpita, ma non tutti sono d'accordo. La decisione nelle mani del ministro Pichetto

A meno di un mese dalla scadenza dell’incarico di commissario straordinario del Parco Nazionale Gran Paradiso ad Italo Cerise, il dottore in scienze forestali valdostano che ha guidato il Parco negli ultimi dieci anni, sul tavolo del ministro Gilberto Pichetto Fratin, non è ancora arrivato per la firma il decreto di nomina del nuovo presidente della più antica oasi protetta italiana. Una poltrona che la Lega vuole a tutti i costi, dopo aver convinto il ministro a congelare la candidatura di Andrea Fluttero, l’ex senatore di Chivasso di Forza Italia che sembrava a un  passo dalla nomina. Ed ecco che i vertici piemontesi leghisti sembrano decisi a puntare su un altro ex senatore, quel Cesare Pianasso che dal 1995 al 2003 è stato vicesindaco del Comune di Prascorsano, dove risiede. Dal 2009 al 2014 è stato consigliere della Provincia di Torino. Segretario della Lega Nord Canavese dal 2013, alle elezioni regionali in Piemonte del 2014 è stato candidato consigliere, ottenendo 1.073 preferenze, ma senza essere eletto. Alle politiche del 2018 è eletto a Palazzo Madama, contro ogni pronostico.

Il nome di Pianasso alla guida dell’Ente Parco sta creando parecchi malumori all’interno della Lega del Canavese, specie nella coriacea frangia valligiana che preferirebbe di gran lunga la figura del giovane vicesindaco di Ceresole Reale, Mauro Durbano. “Che conoscenza delle problematiche del Parco possiede Pianasso?” ripetono ai loro dirigenti federali i leghisti delle valli Orco e Soana. Ma i tempi stringono ed entro fine mese il ministro Pichetto dovrà firmare il decreto di nomina del nuovo presidente. A meno che da Roma rimbalzi la candidatura di un tecnico vicino alla Lega ma per ora ancora lontano da camosci e stambecchi.

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