VERSO IL 2024

Calenda ha deciso: "Si va con Cirio"

Il leader di Azione in Piemonte sosterrà il bis del governatore uscente. Al presidente regionale del partito Napoli il compito di zittire i malumori: "Nessuna discussione, consumatevi le suole per convincere gli elettori". La regia di Costa

Al solito è stato Osvaldo Napoli quello che, senza troppi giri di parole, ha detto come stavano le cose: “Calenda ha deciso di andare con Cirio quindi armatevi di una suola alta da mettere sotto le scarpe e andate casa per casa a convincere gli elettori”. Gelo. Sabato mattina a Borgomanero, c’era grande attesa: il commissario piemontese di Azione Enrico Costa aveva convocato quadri e dirigenti del partito per fare il punto della situazione in un momento in cui – con il tramonto del Terzo Polo – l’umore della base è sotto le scarpe (a proposito di suole). Che lui abbia deciso di sostenere il governatore uscente, suo conterraneo e sodale al di là dei partiti, è fuori discussione; che Carlo Calenda gli abbia dato carta bianca per le regionali, anche. Ma non tutti in Azione la pensano allo stesso modo e qualcuno pare già pronto a fare le valigie.

A Torino nell’ultimo anno gli iscritti sono passati da novecento a duecento, a Novara ne sono rimasti una quarantina, a Biella non arrivano a venti. Così, giusto per rendere l’idea della consistenza della truppa. Mal contati in tutto il Piemonte siamo attorno alle 600 tessere e si parla di un crollo del 60 per cento rispetto al 2022. “Colpa di quello che succede a Roma e della delusione per la rottura con Matteo Renzi”, “Macché il problema è che sul territorio non stiamo lavorando”: questo il tenore delle accuse reciproche.  

Più d’uno ha giudicato una forzatura l’uscita di Marco Gallo, il sindaco di Busca che ha già messo i manifesti con la sua faccia e una sola certezza scritta in bella evidenza: “Con Alberto Cirio”. Gallo è anche un iscritto ad Azione, è stato uno dei più attivi nella corsa di Luca Robaldo al vertice della Provincia di Cuneo ed è considerato personaggio in ascesa nella scuderia di Costa. Che l’abbia fatto senza il via libera dell’ex ministro? “È stata una sua iniziativa” ha replicato Costa a chi sabato gli ha chiesto spiegazioni. Arriverebbe da tre province il dissenso verso un’intesa elettorale con Cirio: si tratta di Torino, Biella e Novara. Lo hanno fatto per conto dei rispettivi coordinatori provinciali, o meglio “ex” dal momento che sono decaduti dopo le dimissioni di Gianluca Susta da segretario regionale e l’arrivo del commissario, Costa appunto. A rappresentare il capoluogo nell’incontro di Borgomanero c’era Cristina Peddis, che solo due anni fa si è candidata nella lista civica di Stefano Lo Russo alle amministrative e lo stesso sindaco l’ha poi nominata a capo della Fondazione Contrada. Ora è contro l’ipotesi di candidature di Azione nella lista Cirio. A Torino però ci sono figure di maggior peso politico, come Daniela Ruffino – che se in un primo tempo aveva auspicato una corsa solitaria ora pare allineata sulla scelta di sostenere Cirio – e lo stesso Napoli, che ha già prenotato il calzolaio. Da Alessandria è arrivato Massimo Arlenghi, capogruppo a Palazzo Rosso dove Azione sostiene il sindaco Giorgio Abonante in una maggioranza con dentro il Movimento 5 stelle. Di Azione è anche il presidente del Consiglio comunale Giovanni Barosini. Entrambi pare non abbiano intenzione di opporre resistenza: resteranno col centrosinistra in Comune e lasceranno che il partito vada col centrodestra in Regione. Soprattutto Barosini che dicono aspiri addirittura a un posto nel listino del presidente.

Tra coloro che non si sono  presentati alla riunione c’è il segretario di Novara Sergio De Stasio, ex Pd, che ha mandato in avanscoperta due componenti del direttivo. Su di lui pesa l’inattività di questi ultimi mesi e il crollo degli iscritti. Il malumore serpeggia tra militanti e attivisti, “dove stiamo andando?” chiedono alcuni riferendosi soprattutto a quanto accade nella Capitale. Qualcuno viene avvicinato dal senatore di Italia Viva Enrico Borghi che, accusano da Azione, “fa scouting tra le nostre fila”. La confusione è grande, la certezza unica: “Calenda ha deciso, sosterremo Cirio”. Parola di Napoli. 

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