SANITÀ

Il Covid (per ora) non preoccupa,
ma il Piemonte prepara le Rsa

L'incremento dei casi, pur non gravi, negli anziani fa scattare il piano in tutta la regione. Ridurre le aree di isolamento negli ospedali per non pesare sui posti letto. Azienda Zero: "Misura necessaria a fronte del progressivo aumento dei contagi"

I numeri dei contagi da Covid crescono e si preparano strutture per accogliere pazienti anziani con sintomi leggeri o anche asintomatici, ma che debbono comunque rimanere in isolamento fino all’esito negativo dei test.

L’Asl Città di Torino, per conto dell’Azienda Sanitaria Zero, entrambe dirette da Carlo Picco, ha appena pubblicato un avviso per la manifestazione di interesse da parte delle Rsa che abbiano i requisiti per l’inserimento di pazienti non autosufficienti asintomatici i paucisintomatici. Insomma, ci si prepara all’eventualità di un possibile aumento dei casi in autunno, tant’è che la durata prevista, ma procrastinabile in caso di necessità del bando è fissata al 31 gennaio prossimo. Non è, tuttavia, questo il solo motivo della decisione di approntare strutture a Torino, così come nel resto del Piemonte. La presenza di ricoverati per altre patologie, ma positivi al Covid, negli ospedali dove sostanzialmente non sono mutate le misure di isolamento, pone una serie di problemi che almeno per quanto riguarda gli anziani possono essere superati grazie ai trasferimenti nelle Rsa. 

Nell’avviso emesso dall’Asl si legge come “alla luce del progressivo incremento di contagi, si rende nota la necessità di procedere su base regionale al reperimento di strutture completamente isolate, debitamente autorizzate al funzionamento, dedicate all'inserimento di pazienti non autosufficienti Covid asintomatici o paucisintomatici, con fornitura del relativo personale e dell’ossigeno”.

Il piano predisposto da Azienda Sanitaria Zero e Dirmei, prevede almeno in questa fase la necessità minima di 43 posti letto, così ripartiti: 20 per l’Asl Città di Torino (che già può contare sulla struttura dell’ex ospedale Oftalmico), dai 6 agli 8 posti per l’Asl To5, 9 per la To4, 3 per Biella e altrettanti per Vercelli

Intanto, nell’attesa dei nuovi dati previsti per domani, anche l’ultima rilevazione fa registrare un andamento crescente rispetto al periodo precedente, ma la situazione rimane sotto controllo. Da giovedì 28 settembre a mercoledì 4 ottobre i casi medi giornalieri dei contagi sono stati 584. Suddivisi per province: Alessandria 42, Asti 27, Biella 22, Cuneo 67, Novara 45, Vercelli 16, VCO 23, Torino città 143, Torino area metropolitana 179. In totale, su base regionale, i casi degli ultimi 7 giorni sono stati 4.090 (+851). Questa la suddivisione per province: Alessandria 294(+70), Asti 190 (+32), Biella 153 (+34), Cuneo 466 (+89), Novara 316 (+89), Vercelli 111 (+13), VCO 161 (+89), Torino città 1001(+239), Torino area metropolitana 1.253 (+169). Per quanto riguarda l’incidenza del contagio negli adulti ovvero l’incremento settimanale di nuovi casi di Covid per 100mila abitanti, è stata 96.2 in aumento (+26.3%) rispetto ai 76.2 del periodo precedente. Nella fascia di età 19-24 anni l’incidenza è 43.6(+15.3%). Nella fascia 25-44 anni è 81.8 (+20.3%). Tra i 45 ed i 59 anni si attesta a 95.3(+25.7%). Nella fascia 60-69 anni è 120 (+40.7%). Tra i 70-79 anni è 157.3 (+42.5%). Nella fascia over80 l’incidenza risulta 189.5(+20.9%).

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