VERSO IL VOTO

Reduci, new entry e solite lenze.
FdI all'assalto di Palazzo Lascaris

A Torino testa a testa tra Marrone e Ravello. Nella Granda Sacchetto insidia Bongioanni. Nastri fa fuori Binatti a Novara e Riboldi si presenta ad Alessandria (e alle comunali di Casale Monferrato). Toh chi si rivede: il madaMino Giachino - TUTTI I CANDIDATI

Candidati ai nastri di partenza. Fratelli d’Italia si prepara a fare man bassa di eletti alle prossime elezioni regionali e mai come in questa occasione i posti in lista sono particolarmente ambiti. Precedenza agli uscenti ma porte aperte anche a dirigenti e amministratori sul territorio che vogliono misurarsi con le preferenze. I più si aspettano un testa a testa tra l’assessore uscente Maurizio Marrone e l’ex consigliere e assessore regionale Roberto Ravello, che da mesi la campagna elettorale la fa dal quarantesimo piano della grattacielo dove dall’inizio della legislatura ricopre il ruolo di consulente del governatore Alberto Cirio. I due sono stati forgiati insieme nella fucina di Alleanza Nazionale, stesso padre (padrone) per i due fratelli (poi diventati d’Italia), quell’Agostino Ghiglia da cui però Marrone ben presto ha deciso di emanciparsi, al contrario di Ravello e della consorte, la senatrice Paola Ambrogio.

Ma sono altri i matrimoni che i due hanno già celebrato, quelli nelle abbinate elettorali. Marrone, per esempio, corre in accoppiata con la consigliera comunale di San Mauro Paola Antonetto e con l’imprenditrice di Pinerolo Alessandra Binzoni. Quest’ultima promette di portare in dote un buon pacchetto di preferenze grazie anche alla rete garantita dal marito, Giovanni Genovesio, presidente di Cna in Piemonte. In corsa a Torino anche l’altro uscente, Davide Nicco, in coppia con la vicesindaca di Villafranca Piemonte Marina Bordese, approdata in Fratelli d’Italia assieme al primo cittadino Agostino Bottano, dopo una lunga militanza sotto le insegne berlusconiane. A proposito di ex berlusconiani: un posto in lista è già stato assicurato anche a Mino Giachino, ex sottosegretario ai Trasporti dell’ultimo governo Berlusconi, il madaMino artefice con le allora celebri madamin della manifestazione per la Tav (era il 2018) e più recentemente inventore della cotoletta alla piemontese (una valdostana con la toma al posto della fontina, non esattamente roba da Cannavacciuolo).

Saltata ormai definitivamente l’operazione che avrebbe dovuto portare il consigliere regionale leghista Claudio Leone sui lidi meloniani: la trattativa, condotta dal capogruppo a Palazzo Lascaris Paolo Bongioanni,  è durata per mesi ma alla fine si è arenata e negli ultimi tempi proprio Leone sarebbe stato avvistato al quarantesimo piano del grattacielo: disperato tentativo di imbucarsi nella lista Cirio? I suoi voti certo fanno gola, ma di fronte a un veto della Lega il governatore sarebbe pronto a lasciarlo fuori per non indispettire l’alleato. A portare un po’ di voti dal mondo della caccia – che avrebbe assicurato Leone – ci sarà Alessandro Bassignana di Orbassano, mentre scalda i motori dallo scorso autunno Giovanni Ravalli, professore di religione che ama accompagnare gli studenti a Lourdes, vicecoordinatore provinciale di Fratelli d’Italia e direttore della scuola di formazione del partito di Meloni: lui è stato più volte il primo degli esclusi e c’è chi questa volta lo considera invece tra i favoriti per l’elezione. In pista anche Flavio Novaria, architetto e segretario del circolo di Cuorgnè.  

Saranno cinque gli eletti a Torino sul proporzionale, più eventuali subentri, dal momento che uno o due eletti finiranno certamente nella prossima giunta di Alberto Cirio lasciando il posto ai supplenti come previsto nella nuova legge elettorale.

Da Torino alle altre province dell’impero. A Cuneo viene ormai data per molto probabile la candidatura dell’ex assessore all’Agricoltura della giunta Cota, Claudio Sacchetto, nonostante non poche resistenze interne, a partire proprio dal capogruppo Bongioanni, anche lui candidato con la prospettiva di un posto in giunta con deleghe a Sport e Turismo. Nella Granda a FdI dovrebbero toccare due posti e loro sono i favoriti. Ad Alessandria il nome forte su cui punta il partito è quello di Federico Riboldi che si candiderà anche come capolista alle comunali del suo comune, Casale Monferrato, di cui ora è sindaco. A Biella posto blindato per l’assessora uscente Elena Chiorino, così come a Vercelli per Carlo Riva Vercellotti; mentre ad Asti c’è Sergio Ebarnabo, che recentemente ha abbandonato il suo incarico nella fondazione bancaria cittadina per scansare le polemiche. E se a Novara il senatore Gaetano Nastri ha già schierato Michele Ragno, la vicesindaca del capoluogo Marina Chiarelli e Gianluca Godio (con gran scorno del presidente della Provincia Federico Binatti), nel Vco si assiste al testa a testa tra Angelo Tandurella, consigliere di FdI a Domodossola, sponsorizzato dal segretario Davide Titoli e Matteo Marcovicchio vicino all’ex presidente del Consiglio regionale Valerio Cattaneo in una sorta di riedizione del congresso di novembre.

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