VERSO IL VOTO

Cirio perde un sindaco, Nastri trova un fratello

Il primo cittadino di Borgomanero, seconda città del Novarese, scende dal carro del governatore per aggregarsi al gruppo di FdI. In una riunione coi colleghi della zona l'endorsement per Godio (e la promessa di una candidatura a presidente della Provincia)

Ex Forza Italia, era considerato molto vicino ad Alberto Cirio: negli ultimi tempi la conversione e l’adesione a Fratelli d’Italia. Cosa è successo a Sergio Bossi, sindaco di Borgomanero, seconda città del Novarese, considerata tradizionalmente una roccaforte del centrodestra? Fino a qualche settimana fa era considerato un possibile candidato della civica del governatore alle regionali di giugno, qualcuno lo dava per certo, ma ha spiazzato tutti nei giorni scorsi quando, in una riunione convocata con i sindaci della zona, ha chiesto il voto per il collega di Gozzano Gianluca Godio, candidato per FdI. Un endorsement che ha colto molti in contropiede, compreso qualche amministratore di centrosinistra, finito lì per sbaglio, non avendo capito che si trattasse di un incontro elettorale.

Chissà se è (anche) per questo che negli ultimi giorni Cirio ha provato a convincere un’altra big della politica borgomanerese, come l’ex sottosegretario del Pd Franca Biondelli, che tuttavia avrebbe respinto le avances. Retroscena informati provano a spiegare il salto della quaglia: ci sarebbe un accordo diretto tra Bossi e il senatore Gaetano Nastri, padre (padrone) di tutti i fratelli del Novarese. Mentre Cirio non avrebbe offerto alcuna garanzia al primo cittadino di Borgomanero, Nastri lo avrebbe allettato con la promessa di una candidatura a presidente della Provincia, quando probabilmente sarà tornata un ente di primo livello. Federico Binatti, infatti, è ormai caduto in disgrazia e in Fratelli d’Italia non aspettano altro che rimpiazzarlo. Certo è che nella decisione di Bossi ha avuto un peso anche il rapporto professionale che lo lega a Nastri, essendo lui sub-agente dell'agenzia assicurativa del senatore.

Sia come sia, si tratta di un altro passo falso per Cirio che a Novara fatica a fare proseliti, dopo aver perso anche un altro primo cittadino, quello di Vicolungo Marzia Vicenzi, che si è accasata nella Lega.

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