DIRITTI & ROVESCI

Fassino "troppo filoisraeliano" e la sinistra diserta l'incontro

Le posizione sul Medioriente dell'ultimo segretario della Quercia è osteggiata dai partiti di Fratoianni e Bonelli. Così i loro rappresentanti danno forfait al dibattito "Torino-Kirkuk" sulla persecuzione dei curdi da parte delle milizie sciite

I curdi e la loro condizione di “popolo senza terra” sono al centro del convegno che si terrà venerdì prossimo nella Sala Colonne del Comune di Torino. Organizzano i Moderati, partecipa anche Piero Fassino, aderiscono tutti i gruppi di maggioranza tranne uno. Non c’è il simbolo di Sinistra Ecologista, versione in salsa torinese dell’alleanza tra Verdi e Sinistra. E a quanto pare non si tratta di un caso e neanche di una dimenticanza: invitati troppo filoisraeliani tra i relatori avrebbe spiegato lacapogruppo Alice Ravinale a chi le ha chiesto di aderire. Oltre a Fassino, tra gli esponenti dem colui che ha difeso con più vigore nel centrosinistra il diritto di Israele a esistere e a difendersi, c’è pure Gianni Vernetti, ex parlamentare e sottosegretario agli Esteri nel primo governo Prodi. Figure giudicate troppo vicine alla causa di Tel Aviv.

La stessa Ravinale, poco più di un anno fa (era febbraio e mancavano ancora alcuni mesi all’attacco di Hamas del 7 ottobre che ha dato origine all’attuale conflitto a Gaza) aveva organizzato nella stessa sala di Palazzo Civico, un altro incontro, sullo stesso tema, ma con relatori e tesi diverse a partire da quella che definiva di “apartheid” la condizione dei palestinesi. Iniziativa che le valse l’accusa di “antisemitismo”.

print_icon