VERSO IL VOTO

Renzi alle grandi manovre in Piemonte. Costa in Europa, rendez-vous con Cirio

Il senatore di Rignano avrebbe in mente la candidatura del parlamentare piemontese di Azione negli Stati Uniti d'Europa, con buona pace di Calenda. Mercoledì incontro "segreto" con il governatore prima di una cena di autofinanziamento

Ieri sera era in tribuna a guardare la sua Fiorentina contro la Juventus sul terreno dell’Allianz Stadium, ma è su un altro terreno, pur sempre piemontese, che Matteo Renzi s’appresta una delle sue partite, al solito senza risparmiarsi in spregiudicatezza. Due i fronti: quello dell’appuntamento elettorale per l’Europa e quello per il voto regionale in Piemonte. Strategia e tattica, mescolate con l’usuale prevalenza della seconda come nell’agire, fin da quando scalava il Pd prima e Palazzo Chigi subito dopo, del leader di Italia Viva.

Fragorosi i rimbombi dei colpi che si annunciano dai prossimi giorni. Quelli appena trascorsi hanno visto il via libera agli Stati Uniti d’Europa con la presenza del simbolo del partito di Renzi, il quale incassato il risultato facilmente rinuncerà a candidarsi, ma non certo a indicare qualcuno da mettere nella lista che, sulla carta, supera ampiamente la soglia di sbarramento del 4 per cento. Cosa che non si può dire altrettanto per la lista di Azione, con cui Carlo Calenda conta di rosicchiare voti riformisti e moderati dal Partito Democratico di Elly Schlein.

Ma proprio ai vertici della formazione politica di Calenda bisogna guardare per scoprire una delle mosse che il senatore di Rignano avrebbe in mente e che sarebbe tutt’altro che una fantasticheria. L’ex premier starebbe lavorando alla candidatura come capolista, presumibilmente insieme a Emma Bonino, per il Nord Ovest di Enrico Costa. Il parlamentare piemontese, già viceministro della Giustizia nel Governo Renzi, poi ministro per gli Affari Regionali nello stesso esecutivo e nel successivo con premier Paolo Gentiloni, è approdato in Azione dopo aver lasciato Forza Italia, in cui a sua volta era tornato dopo la parentesi alfaniania nell’Ncd. Ala di Azione più moderata, o se si vuole meno a sinistra, rispetto a Calenda, un rapporto consolidato e mai venuto meno con Renzi, che lo stima e non perde occasione per elogiarne la preparazione e l’impegno garantista. E sarebbe proprio Costa la figura su cui intenderebbe puntare per il Nord Ovest nella lista di scopo in cui sono presenti oltre a +Europa, il Psi, Volt e Libdem. 

A quanto risulta, domani Renzi e Costa si vedranno e l’argomento dell’incontro sarà proprio la candidatura in Europa del deputato di Mondovì, che entra a buon diritto anche sull’altro fronte su cui s’appresta a manovrare l’ex premier, quello delle regionali piemontesi. Sabato c’è stato un colloquio telefonico tra Renzi e Cirio nel quale è stato fissato per mercoledì un faccia a faccia che potrebbe riservare grandi sorprese, almeno rispetto alla linea tenuta finora a livello locale da Italia Viva, con Silvia Fregolent ed Enrico Borghi, più orientata a sostenere il centrosinistra. Dopodomani, infatti, il leader di Iv sarà nuovamente a Torino, ospite di un gruppo di imprenditori per una cena di finanziamento della campagna elettorale, ma prima incontrerà Cirio. Non certo, ma neppure improbabile l’endorsement di Renzi a favore del presidente, equiparabile per ruolo e appartenenza politica a Vito Bardi, il governatore della Basilicata sul quale Renzi si è schierato senza titubanze. Una replica piemontese non sarebbe così straniante, anche se c’è stata quella corsa in avanti e a testa bassa di Fregolent contro Cirio e di conserva a favore della candidata del Pd Gianna Pentenero che richiederebbe una exit strategy per la renzianissima deputata torinese, ancorchè eletta in Emilia-Romagna.

Un Renzi a favore di Cirio, troverebbe non pochi consensi nello stesso suo partito piemontese, da settimane in subbuglio nelle varie province proprio per la scelta imposta da Fregolent. In sovrappiù sono arrivate, come riportato dallo Spiffero, le dimissioni del coordinatore provinciale alessandrino Gianluca Bardone, ex sindaco di Tortona, il quale ha lasciato l’incarico, ma – a suo dire – non il partito (ma Silvia lo sa?) per entrare nella lista civica del governatore. Un’operazione dietro la quale ci sarebbe proprio Costa e che andrebbe nel segno tracciato da un altro parlamentare di Italia Viva come Luigi Marattin, decisamente convinto che in Piemonte il candidato da sostenere sia proprio Cirio.

Non è un caso che Costa e Marattin abbiano già in agenda alcuni appuntamenti pubblici insieme in Piemonte per le prossime settimane. Il fatto stesso che il parlamentare piemontese, legato da antica e profonda amicizia col governatore abbia inserito alcuni suoi uomini nella formazione civica e sarà presente alla presentazione ufficiale della stessa lista al fianco di Cirio, supera gli ancora attesi pronunciamenti ufficiali del vertice di Azione. Con buona pace di Calenda, chissà forse anche per le europee.

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