Ascom, si conferma la sofferenza dei negozi tradizionali

"I dai diffusi dalla Camera di commercio sulla spesa delle famiglie torinesi nel 2023 testimoniano il peso dell'inflazione e dell'aumento dei costi sulle scelte di spesa dei torinesi. Si conferma la sofferenza del negozio tradizionale a causa anche della concorrenza sleale di centri commerciali, outlet e colossi dell'e-commerce". Così la presidente dell'Ascom Confcommercio Torino e provincia Maria Luisa Coppa commenta i risultati dell'indagine della Camera di Commercio sulla spesa delle famiglie torinesi. "Una tendenza - osserva - che dobbiamo invertire; la nostra società non può e non deve permettersi di perdere ancora altri negozi, dal momento che tutti gli indicatori testimoniano che dove c'è un fenomeno di desertificazione commerciale il territorio si impoverisce economicamente e culturalmente e arrivano degrado e insicurezza. Ascom si batte per impedire ulteriori chiusure e per riportare le famiglie a comprare nei negozi. La sensibilità della nostra associazione su questo fronte ha incontrato quella dell'amministrazione comunale, con la quale abbiamo lavorato ad una campagna di sensibilizzazione sotto il cappello 'Torino compra vicino', per far riscoprire il piacere dell'acquisto sotto casa per i cittadini, ma anche per i tanti turisti, che amano sempre di più 'vivere' la città. Accanto alla campagna di promozione, si sta lavorando alla costruzione di un Albo per le attività storiche e per quelle innovative, oltre al nostro lavoro sui Distretti del vommercio, che destina direttamente agli imprenditori risorse preziose per migliorare la loro attività".

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