SCIUR PADRUN

Confindustria, Piemonte sottaceto. Ponti vice nella squadra di Orsini

Il presidente designato punta sull'imprenditrice novarese, a capo della storica azienda di Ghemme, lasciando fuori dai vertici i torinesi che ancora una volta hanno cannato il candidato. A lei le cruciali deleghe sulla transizione ecologica. Ecco TUTTI i NOMI

Il Piemonte c’è, ma sottaceto. Come anticipato dallo Spiffero, nella squadra di Emanuele Orsini, presidente designato di Confindustria, resta fuori la prima linea di via Fanti. Nessun ruolo di spicco per Giorgio Marsiaj, numero uno uscente dell’Unione Industriali, che sperava di concludere la sua ultraventennale carriera all’interno dell’organizzazione con le mostrine di vicepresidente nazionale. Si dovrà accontentare di space economy, come delegato del presidente: un contentino, nulla di più. A rappresentare il Piemonte ai verici di viale dell’Astronomia il nuovo leader ha chiamato Lara Ponti, novarese, classe 1968, yba laurea in Filosofia alla Statale di Milano, ceo e quinta generazione dell’omonimo gruppo di Ghemme noto soprattutto per l’aceto, con un fatturato di oltre 100 milioni. A lei vanno le deleghe alla transizione green e obiettivi Esg, temi centrali nell’agenda di Confindustria

Dieci vicepresidenti elettivi, con tre conferme, cinque delegati, due special advisor. Il Consiglio Generale ha approvato oggi la squadra di presidenza per il quadriennio 2024-2028 con l’84% delle preferenze. Su 132 membri presenti, 110 hanno votato a favore, i contrari sono stati 9 e 13 le schede bianche. Dieci i vicepresidenti elettivi che affiancheranno Orsini, di cui tre confermati: Francesco De Santis, che continuerà il suo impegno su Ricerca e Sviluppo; Maurizio Marchesini che, dopo aver seguito le Filiere e le Medie Imprese, avrà la delega su Lavoro e Relazioni industriali e Stefan Pan, che proseguirà il lavoro svolto in Europa negli scorsi quattro anni in veste di delegato del presidente, con la vicepresidenza per l’Unione europea e il Rapporto con le Confindustrie europee. Gli altri componenti elettivi della squadra di presidenza sono: Lucia Aleotti, a cui andrà la vicepresidenza per il Centro Studi, snodo cruciale nella definizione delle strategie di politica economica; Angelo Camilli, a cui Orsini passerà il testimone su Credito, Finanza e Fisco; Barbara Cimmino che seguirà l’Export e l’Attrazione degli investimenti. A Vincenzo Marinese sarà affidata la responsabilità dell’Organizzazione e dei Rapporti con i territori e le categorie, mentre Natale Mazzuca avrà la delega alle Politiche Strategiche e allo Sviluppo del Mezzogiorno. A Marco Nocivelli verrà attribuita la nuova delega sulle Politiche industriali e Made in Italy, mentre Lara Ponti, come detto, si occuperà di Transizione Ambientale. Completeranno la squadra di presidenza i tre vicepresidenti di diritto, Giovanni Baroni, presidente della Piccola Industria, Riccardo Di Stefano, presidente dei Giovani Imprenditori e Annalisa Sassi, presidente del Consiglio delle Rappresentanze Regionali.

La squadra di presidenza si avvarrà anche del contributo di tre special advisor: Antonio Gozzi con delega all’autonomia strategica europea, piano Mattei e competitività; Gianfelice Rocca per le Life Sciences e Alberto Tripi per l’intelligenza artificiale. Il nuovo board sarà coadiuvato da cinque delegati del presidente: Leopoldo Destro ai trasporti, alla logistica e all’industria del turismo, Riccardo Di Stefano al quale sarà affidata la delega all’education, Giorgio Marsiaj si occuperà di space economy, ad Aurelio Regina andrà la delega all’energia, mentre Mario Zanetti seguirà l’economia del mare.

Il nuovo direttore generale sarà Maurizio Tarquini, attuale dg di Unindustria Roma, considerato un profondo conoscitore del sistema di Confindustria.