VERSO IL VOTO

Vercelli, Corsaro svuota il centrodestra

Il sindaco uscente scaricato dai partiti corre in solitaria con una civica piena di ex ma non solo: ci sono pure l'armiere di Pozzolo, la sorella del presidente della fondazione CrVercelli, i seguaci piemontesi di Bandecchi e l'ex leghista Tiramani

Il patto del centrodestra sui sindaci piemontesi provoca la prima slavina. Il sindaco uscente di Vercelli Andrea Corsaro, silurato dai partiti che gli hanno preferito l’avvocato Roberto Scheda, giovane virgulto 82enne, ha annunciato stamattina la sua corsa in solitaria. Si materializza così l’incubo del centrodestra piemontese che sperava di disfarsi di Corsaro, già sindaco per tre volte della capitale del riso (dal 2004 al 2014 e poi dal 2019 a oggi), senza patirne i contraccolpi.

L’annuncio è arrivato dalla sede Ascom di Vercelli: Corsaro ha deciso di farsi sostenere da una sola lista, “come fece Chiara Appendino per conquistare Torino nel 2016”, ha detto a chi gli è vicino. Un elenco di 32 nomi tra cui tanti fuoriusciti dal centrodestra, a cominciare Forza Italia a cui Corsaro strappa da due assessori uscenti: Caterina Politi e Gianna Baucero, titolari delle Politiche sociali e dell’istruzione nell’ultima giunta. Della squadra comunale sarà candidato anche il titolare del bilancio Luigi Michelini, suo fedelissimo, che aveva già spronato Corsaro a tentare la corsa in solitaria con una lettera pubblica dove attaccava i partiti del centrodestra. Tra i consiglieri uscenti Damiano Laris ha lasciato Fratelli d’Italia come Pier Carla Camoriano, leghista eletta nel Consiglio che aveva poi lasciato per entrare nella partecipata del Tpl Atap, ha scaricato il Carroccio per candidarsi. Spazio anche a tre candidati di Alternativa Popolare, la formazione di Stefano Bandecchi che ha ingaggiato il deputato ex leghista Paolo Tiramani e la sua Piemonte al centro: ci saranno Edoardo Cottini, Galliano Zenti e la stessa Camoriano.

E se secondo alcuni Corsaro ha pagato la sua vicinanza al deputato di FdI Emanuele Pozzolo, di cui è avvocato nell’arcinota vicenda dello sparo di Capodanno, questo potrebbe tornare a suo favore: tra i 32 candidati c’è anche Enrico Maccapani, l'armiere di Vercelli asceso alle cronache nazionali per aver venduto al deputato di Fratelli d'Italia la “North american arms LR22”, la pistola “da borsetta” da cui è partito il colpo esploso durante il Capodanno a Rosazza. E visto che l’annuncio è arrivato dalle stanze dell'Ascom non poteva mancare in lista il nome del presidente uscente Tony Bisceglia. Da registrare nella civica la presenza di Cristiana Casalini, sorella di Aldo Casalini, attuale presidente della Fondazione Cassa di risparmio di Vercelli. Poi tanti volti noti in Città: la delegata del Coni per Vercelli Laura Musazzo,i medici di base Maria Esposito e Alessandro Alberati.

Ora il gioco si fa duro per Scheda, che la scorsa tornata con la sua civica (indipendente) raccolse il 14%: parte del centrodestra non ha digerito la candidatura di un ex oppositore. Nel 2019 Corsaro arrivò al ballottaggio con un discreto vantaggio sulla candidata del centrosinistra Maura Forte, stavolta Scheda di avversari temibili ne ha due: il centrosinistra candida Gabriele Bagnasco, già sindaco per 10 anni a cavallo tra ’90 e 2000 prima dei primi due mandati di Corsaro, nome ancora apprezzato in città. Dall’altra ci sarà Corsaro stesso che punta ad arrivare al ballottaggio, magari contro Scheda, per provare a battere il centrodestra al suo stesso gioco. Quello del ribaltone, stavolta da consumarsi nel segreto delle urne. 

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