VERSO IL VOTO

Lega, benzina sull'auto elettrica:
"Con Ursula solo follie green"

Lo stop ai motori endotermici entro il 2035 entra nella campagna elettorale per le europee. Il partito di Salvini contro la presidente della Commissione. L'europarlamentare Tovaglieri: "Cambiare maggioranza in Europa per cancellare il provvedimento"

“Ma lo sanno quelli che governano l’Europa che un’auto d’epoca deve circolare 46 anni per eguagliare l’impatto di carbonio generato dalla sola produzione di un’auto elettrica?”. Semmai non l’avessero saputo, lei glielo ha ripetuto più di una volta, avvisando pure Ursula von der Leyen e la sua maggioranza omonima che se il 9 giugno cambierà il vento, quello nuovo spazzerà via “le assurde follie green di Bruxelles”. Lei è Isabella Tovaglieri, classe 1987, da Busto Arsizio, laurea in giurisprudenza, parlamentare europea della Lega alla sua prima legislatura, pronta per la seconda.

A Torino per l’Auto Moto Turin Show, insieme alla deputata Elena Maccanti (che sta in commissione Trasporti) e al consigliere regionale Andrea Cerutti, non si è lasciata sfuggire l’occasione per ribadire la necessità di una rapida inversione a u sull’auto elettrica e l’altrettanta perseguita intenzione di staccare la spina, il 9 giugno, a Ursula. Tra gli incontri alla kermesse torinese anche quello col presidente dell’Automotoclub storico italiano Alberto Scuro e i vertici piemontesi dei club di auto d’epoca.

Da quelle parti l’odore della benzina è come Chanel numero 5. E lei, onorevole Tovaglieri, li ha inondati. Più difficile a Bruxelles, lo negherà mica?
“Adesso con questa maggioranza certo che sì. Ma noi dobbiamo redimere l’Europa rispetto a questa scelta scellerata di mettere al bando i motori endotermici entro il 2035”.

Una maggioranza Ursula sulla via di Damasco, ovviamente in macchina, magari diesel? 
“Eh no, la maggioranza va cambiata e per questo dobbiamo vincere le elezioni. Perché va ricordato che nel 2026 è previsto l’aggiornamento del regolamento, la revisione. Quindi con una maggioranza diversa si potranno cambiare le cose, nel senso del buon senso. Anche se adesso che si avvicinano le elezioni troviamo alleati ovunque su questa nostra battaglia. La stessa Commissione europea si sta rimangiando molto di quello che ha sempre sostenuto, ha pubblicato uno studio in cui si sostiene che forse non siamo così preparati ad abbandonare i motori endotermici per l’elettrico”.

Paura di prendere la scossa in cabina elettorale, o sincero ravvedimento?
“Cinque anni fa quando si è trattato di votare per il blocco nel 2035 si è visto che era a favore e chi contro. Vedremo se questo ravvedimento resisterà dal 10 di giugno in poi, nel caso in cui la maggioranza non cambi”.

Lei, ovviamente spera il contrario.
“Ovviamente sì. E la Lega ce la mette tutta perché ciò accada. La nostra battaglia non è ideologica, ma di buon senso e che si basa su dati scientifici”.

Come il paragone con l’auto d’epoca.
“Esatto. Purtroppo le politiche dell’attuale maggioranza in Europa di scientifico non hanno nulla, sono solo ideologiche. Intanto l’Italia rischia un danno enorme, con la sua filiera dell’automotive sarebbe il Paese più penalizzato. Le stesse case automobilistiche si stanno rendendo conto che l’auto elettrica non è apprezzata. Costa tanto, non ci sono le infrastrutture, non è funzionale al pari delle altre, in Olanda sono già state stabilite fasce orarie per le ricariche al fine di evitare un consumo eccessivo di energia che ricadrebbe sull’industria e le abitazioni”.

Oltre ad accelerare sull’autonomia, la Lega frena sull’elettrico per convincere gli elettori?
“Assolutamente sì, questo è un tema su cui ci batteremo fino in fondo. Dal punto di vista economico e della produttività è troppo importante, ma anche per essere autonomi rispetto ad altri Paesi e, non ultimo, per una questione sociale”.

Chi la pensa in maniera opposta invoca l’ambiente. Cosa risponde?  
“Che non si avrebbe alcun beneficio. Anche questo è scientificamente provato”.

In Italia centrodestra davvero compatto sul no all’eliminazione delle auto a benzina nel 2035?
“Si, siamo compatti. Certo è che noi della Lega abbiamo dichiarato espressamente di non volere più la von der Leyen. Atre forze politiche della maggioranza si sono espresse in maniera diversa, altri non si sono ancora espresse. L’eliminazione dei motori endotermici è una decisione della maggioranza Ursula, se poi ce la ritroviamo di nuovo questa maggioranza, la battaglia sarà più difficile”.

print_icon