VERSO IL VOTO

Schlein "divisiva", niente nome nel simbolo

Dopo la sollevazione di mezzo partito la retromarcia della segretaria Pd. Candidata ma non comparirà nel logo. E archivia le polemiche: "Siamo gli unici che discutono, la capacità di guida di una squadra non si misura nella forza del pugno ma nel polso e nella capacità di ascoltarci"

Non nel mio nome. Candidata alle elezioni europee sì ma senza il suo nome nel simbolo: lo ha detto la segretaria del Partito democratico, Elly Schlein, nel corso di una diretta Instagram. “Si è parlato – ha spiegato – di inserire il mio nome nel logo elettorale, c’è stata una bella discussione in direzione: ringrazio chi ha fatto quella proposta ma io penso che il miglior contributo che posso dare sia correndo in questa lista a fianco dei candidati. Ma questa mi è sembrata una proposta più che altro divisiva”. Dimentica di dire, l’inquilina del Nazareno che l’idea era venuta proprio a lei e che solo dopo l’alzata di scudi di mezzo partito è stata costretta al passo indietro.

E pensare che non più tardi di ieri riteneva di essere un valore aggiunto. “Stavamo ragionando... – sono le sue parole – io ho interpretato questa proposta con l’idea di dire: c’è un modo di poter portare comunque quel valore aggiunto, che io faccio pure fatica a spiegarmi? Perché per qualche strana ragione ci sono persone che senza un impegno diretto o non si mobilitano o votano altre forze politiche”. Dunque, “facevamo un ragionamento e dicevamo: evidentemente quell’1,5% in più secondo alcuni sondaggi (1% secondo altri, 0,8% secondo altri ancora) senza questa presenza non avrebbe votato Pd. Come faccio a portare queste persone a votare senza schiacciare le altre figure?”. Un rovello, insomma. “Non è un dubbio facile da sciogliere, bisogna fare delle scelte. Io posso riservarmi di capire qual è la scelta migliore rispetto a una presenza - se e dove - dentro queste liste, o eventualmente una scelta diversa rispetto al mero logo elettorale”. Chiarissimo no?

Ora l’impegno è alla competizione dell’8 e 9 giugno. “Avremo bisogno di tutto il vostro supporto perché se insieme vinceremo l’alternativa c’è già e c’è da domani. C’è tanta voglia di cambiamento e di accendere una speranza”, ha aggiunto la Schlein. ‘'obiettivo, ha ribadito, “non è solo rafforzare il nostro gruppo in Europa ma rafforzare l’alternativa a questo governo”. E rubrica le tensioni degli ultimi giorni a dialettica interna. “Siamo l’unico partito che discute, la capacità di guida di una squadra non si misura nella forza del pugno ma nel polso e nella capacità di ascoltarci”, conclude Schlein.

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