VERSO IL VOTO

Europee, big e peones in lista: tra Giorgia e Elly c'è Matteo

Presentate ieri sera gli elenchi definitivi, ora i controlli del Viminale. Tra le "sorprese" dell'ultima ora la candidatura di Sgarbi e la rinuncia di Crosetto senior nel Nord Est. Paita corre con Renzi per gi Stati Uniti d'Europa. Entra nel vivo la campagna elettorale

Big quasi tutti in campo e qualche sorpresa alla presentazione delle liste per le europee. Giorgia Meloni (detta Giorgia) in campo per Fratelli d’Italia, Elly Schlein nel Pd, Antonio Tajani in Forza Italia, Carlo Calenda in Azione (dopo aver spergiurato che mai l’avrebbe fatto), Emma Bonino e Matteo Renzi con Stati Uniti d’Europa (l’ex premier è l’unico ad aver annunciato che – se eletto – lascerà Palazzo Madama per approdare a Bruxelles). Laddove non ci sono i capi di partito, ecco nomi fortemente evocativi come il generale Roberto Vannacci nella Lega e Ilaria Salis in Alleanza Verdi e Sinistra. E poi anche Vittorio Sgarbi come “indipendente” in FdI e la pronipote di Giovanni Giolitti (Giovanna), anche lei candidata da Meloni. Alessandro Cecchi Paone (detto Pavone) corre invece per Stati Uniti d’Europa.

Sono cinque le circoscrizioni in cui è divisa l’Italia nel voto europeo dell’8 e 9 giugno. Come annunciato a guidare le liste di Fratelli d’Italia c’è la premier Giorgia Meloni, “detta Giorgia” come da escamotage per personalizzare il voto in una sorta di referendum sul suo nome di battesimo (“sono una di voi, una del popolo” ha detto a Pescara confermando ufficialmente la sua candidatura). Al Centro se la vedrà direttamente con Schlein, che ha lasciato il posto di capolista a Stefano Bonaccini (Nord-Est), Cecilia Strada (Nord-Ovest) e Lucia Annunziata (Sud). Ma anche con Calenda, Renzi (candidato ma non da capolista in 4 circoscrizioni) e con il suo vicepremier, Tajani. Non correrà, invece, Salvini, che schiera Vannacci ma non capolista ovunque: al Nord i colonnelli della Lega l’hanno fatto retrocedere addirittura in fondo alla lista.

Non ci sarà alla fine il ministro Guido Crosetto, che si è tirato indietro all’ultimo dopo aver addirittura firmato la candidatura, preoccupato non tanto del testa a testa contro Vannacci quanto della concorrenza domestica con i campioni di preferenza del suo partito nel Veneto. Oltre a Sgarbi e Giolitti ci sono poi gli eurodeputati uscenti Nicola Procaccini e Carlo Fidanza ma anche nomi della società civile come Guglielmo Garagnani, presidente uscente di Confagricoltura, e Anna Olivetti, numero uno di Federfarma.

Forza Italia corre insieme a Noi Moderati. Tajani sarà capolista per Forza Italia in tutte le circoscrizioni (tranne le Isole dove schiera Caterina Chinnici) per Forza Italia che a questa tornata correrà assieme a Noi Moderati di Maurizio Lupi. In prima linea poi altri nomi “pesanti” come l’ex ministro e sindaco di Milano, Letizia Moratti. Ma anche Paolo Damilano, candidato a sindaco di Torino per il centrodestra nel 2021, e l’ex governatore leghista del Piemonte Roberto Cota. Tutti nel Nord-Ovest. Tra gli ex leghisti candidato in azzurro va segnalato anche Flavio Tosi nel Nord-Est. Renata Polverini e Alessandra Mussolini sono in lista  nella circoscrizione Centro. Mentre al Sud, Fulvio Martusciello e Isabella Adinolfi (oltre alla già citata Mussolini).

Vannacci capolista per la Lega solo al Centro e al Sud. Al Nord Salvini mette in prima fila Silvia Sardone (Nord-Ovest) e Paolo Borchia (Nord-Est). Tenta la riconferma Gianna Gancia, ex presidente della Provincia di Cuneo e moglie di Calderoli, e Anna Cisint, ex sindaco di Monfalcone. Nella circoscrizione Isole sarà capolista Annalisa Tardino. Al centro, oltre a Vannacci, Susanna Ceccardi, l’euroscettico Claudio Borghi, Anna Cinzia Bonfrisco e Mirco Carloni. Mentre al Sud si piazza Aldo Patriciello.

Nel Pd Schlein capolista al Centro e nelle Isole. Il Pd arruola diversi esponenti della società civile come Cecilia Strada, figlia del fondatore di Emergency, nel Nord-Ovest, seguita dall’eurodeputato uscente Brando Benifei e dalla collega Irene Tinagli. In corsa anche Patrizia Toia, dopo aver ottenuto la deroga a un altro mandato. Capolista nel Nord-Est invece sarà Bonaccini, con lui Annalisa Corrado. Lucia Annunziata guida la lista del Pd al Sud, seguita dal sindaco di Bari Antonio Decaro e dall’eurodeputata uscente Pina Picierno. Al Centro molti nomi noti: Nicola Zingaretti, Dario Nardella, Matteo Ricci e il giornalista Marco Tarquinio, la cui candidatura è stata contesta per le sue posizioni contro l’invio delle armi a sostegno della resistenza ucraina.   

Tra i pochi leader che non saranno candidati c’è Giuseppe Conte. Nel Movimento 5 stelle spiccano Maria Angela Danzì, al Parlamento Ue dal 2022, e Gaetano Pedullà nel Nord-Ovest; Sabrina Pignedoli e Ugo Biggeri (Banca Etica) nel Nord-Est; Carolina Morace (ex calciatrice e ct della nazionale di calcio) con l’ex eurodeputato Dario Tamburrano al Centro; l'ex presidente dell'Inps Pasquale Tridico e Valentina Palmisano al Sud; Giuseppe Antoci (ex presidente del Parco nazionale dei Nebrodi e icona antimafia) e Cinzia Pilo nelle Isole.

Nella lista di scopo Stati Uniti d’Europa c’è anche Renzi che sarà ultimo in quattro circoscrizioni. Emma Bonino sarà invece capolista al Centro e a Nord-Ovest (lei è originaria di Bra nel Cuneese). E dopo le polemiche legate a Totò Cuffaro, rinuncia alla candidatura Marco Zambuto, compagno della figlia del leader della Dc (che ha scontato una condanna per favoreggiamento a Cosa nostra). C’è il segretario del Psi, Enzo Maraio, nella circoscrizione Sud assieme a Sandra Lonardo, moglie di Clemente Mastella, che ha scelto il cognome “pesante” del marito per candidarsi. La radicale Rita Bernardini nelle Isole. Nel Nord-Ovest c’è invece Cecchi Paone.

In Azione-Siamo Europei ci sarà Calenda. Con lui anche l’ex ministro Elena Bonetti, ex renziana di ferro, Marcello Pittella e l’ex sindaco di Parma Federico Pizzarotti (che ha lasciato +Europa dopo l’accordo con Renzi). Outsider il sostituto procuratore generale di Milano Cuno Tarfusser, il magistrato che ha fatto riaprire il caso sulla strage di Erba.

Come già annunciato capolista nel Nord-Ovest per Avs sarà Ilaria Salis, la militante antifascista detenuta in Ungheria. Se sarà eletta potrebbe puntare all'immunità. Tra nomi noti si segnalano Ignazio Marino, rx sindaco “marziano”di Roma, Mimmo Lucano, ex sindaco di Riace artefice dell’accoglienza degli immigrati condannato a 18 mesi in appello per irregolarità nella gestione, e Leoluca Orlando, alla guida di Palermo per 22 anni in tre periodi diversi.

Sulla definizione finale delle schede elettorali pendono i ricorsi delle formazioni più piccole, che non sono state aiutate dal governo con un taglio delle firme dell’ultimo minuto, necessarie per presentarsi, che alla fine è stato negato. Pensioni & Lavoro, Risveglio europeo ma anche Democrazia Sovrana e popolare di Marco Rizzo (che era andato a perorare la causa di un taglio delle firme direttamente a Palazzo Chigi), hanno depositato le liste anche senza le firme necessarie e hanno già annunciato ricorsi. Mentre alla Corte d'Appello di Roma è stata ricusata la lista Alternativa Popolare, capeggiata in tutte le circoscrizioni dal sindaco di Terni Stefano Bandecchi. Si è presentato in tutte le circoscrizioni anche Cateno De Luca (in ospedale per una polmonite) con la sua “Libertà”. Al suo fianco anche il Capitano Ultimo, all’anagrafe Sergio De Caprio, il generale dei carabinieri che arrestò il boss mafioso Totò Riina.

print_icon