VERSO IL VOTO

Pentenero arranca, il Pd sprofonda. Arriva Schlein per il colpo di grazia

Mentre i sondaggi pronosticano la Caporetto del centrosinistra in Piemonte, ad arringare la folla ci penserà la segretaria. Appuntamento il 1° giugno, assieme al sindaco Lo Russo col suo tradizionale carico di empatico entusiasmo

“Già ci votano in pochi, adesso arriva Elly a darci il colpo di grazia”. Non è il solito travolgente entusiasmo ad accogliere Schlein a Torino. Mentre a livello nazionale il Pd tiene e anzi riduce le distanze da Fratelli d’Italia, in Piemonte Gianna Pentenero continua a perdere terreno rispetto ad Alberto Cirio al punto da rischiare di trasformare tutta la regione nella Caporetto del centrosinistra. Il sondaggio più ottimista la dà al 33% con Cirio vicino al 55% (BiDiMedia per lo Spiffero), quello peggiore, di Noto per Porta a Porta, addirittura al 27% (Pd al 15) con il governatore uscente che sfiora il 60. Nel mezzo una rilevazione di Piepoli commissionata dal Nazareno che darebbe il centrodestra al 53,4%, il centrosinistra al 30,6% (Pd al 19,7%) e M5s al 12,5%. Comunque sia, nulla di esaltante, anzi. 

Numeri a fronte dei quali risultano ancor più temerarie le parole di Schlein, dieci giorni fa al Salone del libro: “Mi aspetto che la nostra candidata faccia un grande risultato, noi siamo qui per vincere non siamo qui per partecipare”. Invertire il trend sembra impossibile, limitare i danni forse l’unico obiettivo. Per questo la segretaria sarà a Torino sabato 1° giugno al fianco della sua candidata. Sua in tutti i sensi, dal momento che dopo un durissimo scontro nel partito, l’area a lei vicina ha imposto che il nome fosse figlio della nuova maggioranza che governa il Pd. “Dev’essere chiaro che abbiamo vinto il congresso” sono state le parole ripetute in quei giorni caldi dai maggiorenti più vicini al Nazareno, a partire dalla vicepresidente nazionale Chiara Gribaudo. Ora però si rischia l’effetto boomerang.

L’appuntamento clou di sabato è attorno alle 20 in piazza Solferino in uno spazio che può ospitare non più di 200 persone, a dimostrazione che non sono attese folle. Sul palco ci sarà anche il sindaco Stefano Lo Russo. Quest’ultimo finora ha preferito rimanere in disparte rispetto alla corsa elettorale, limitandosi a fare la comparsa laddove proprio non poteva risparmiarsela, come alla presentazione del programma all’EnviPark, evento che di fatto ha segnato l’avvio della campagna elettorale della sua ex assessora. Non ha dimenticato il mancato coinvolgimento da parte di Taruffi & Baruffi, premiata ditta specializzata in disastri elettorali, quando c'era da scegliere il candidato presidente. Hanno buttato nella mischia la sua assessora e glielo hanno fatto sapere a cose fatte, pretendendo pure di mettere becco su chi avrebbe dovuto prenderne il posto in giunta. Così Lo Russo è stato più un impiccio che un valore aggiunto per Pentenero, basti pensare a quanto, nei dibattiti con i suoi avversari, Cirio abbia sottolineato il rapporto di concordia istituzionale con il primo cittadino del capoluogo, “che ringrazio”, così da disinnescare buona parte degli affondi che la sua principale sfidante avrebbe potuto avere in serbo. A partire da Stellantis: se la Regione è stata troppo indulgente con Carlos Tavares e John Elkann, come sostengono le sigle sindacali, allora lo è stato anche il Comune a guida Pd e di cui Pentenero era assessore. Impossibile ogni critica. E così una campagna già alla vigilia soporifera si è trasformata in una lunga passerella per il governatore uscente.