Se il Presidente non c'è

Gentilissimo Direttore,
gradirei sommessamente chiederLe un piccolo spazio nel Suo giornale online, Lo Spiffero al fine della pubblicazione di queste riflessioni. Vorrei capire innanzitutto se la classa politica italiana che siede sui banchi del Parlamento, da noi votata e poi magari dopo due o tre giravolte, nel senso dei cambi di casacca, non riescono ancora a capire se appartengono all’uno o all’altro schieramento, ci stia prendendo per i fondelli definitivamente o meno.

Andiamo per gradi. La settimana prossima iniziano le votazioni previste per eleggere il Capo dello Stato italiano. Non il capitano della Juventus o del Milan. E come noto da una certa parola inserita nel Dizionario Italiano meglio conosciuta come Costituzione, dice che il Presidente della Repubblica Italiana deve essere votato dai due rami del Parlamento, da senatori a vita ed altri alti esponenti delle Regioni ecc. Cosa c’è scritto sempre nella Costituzione? Che il Presidente della Repubblica Italiana rimane in carica sette anni, e poi si provvede alla sua sostituzione. Allora, mi chiedo, lo sapevamo tutti che nel febbraio 2022 bisogna votare un nuovo Presidente della Repubblica perché i sette anni di Mattarella finiscono settimana prossima. Ma Buon Dio, come mai da 63 anni che sono al mondo, si arriva alla nomina del nuovo Presidente senza un accordo politico e soprattutto un nome da presentare e nominare subito al primo scrutinio? Ma vigliacca miseria, tutte le volte la stessa cosa, il nome non c’è.

Allora oggi iniziano le parole di rito: “Bisogna trovare una persona di alto profilo”. Ma se non l’avete trovato in sette anni, pretendete di trovarlo in due ore? Poi questa volta c'è un problema in più: la pandemia. Da due anni dopo centinaia di migliaia di decessi, grandi elettori e parlamentari, non avete sentito parlare di Coronavirus? No adesso viene in mente che causa Covid risulterebbe precluso ad un centinaio di parlamentari di votare per cause di sicurezza e si discute ora ad una settimana dall’elezione, di come fare votare questi personaggi onde evitare altri contagi. Rimango allibito: pensate che tipo di commenti possano farci all’estero. Non voglio essere sempre critico, ma ogni tanto ricordiamoci che Giotto, Leonardo Da Vinci, Michelangelo e vari artisti, scrittori politici italiani, chissà le volte che si sono girati e rigirati nella loro tomba.

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