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“Chiamparino peggio di Pichetto”

Per il candidato governatore del M5s Bono, l’ex sindaco di Torino “è ancora più a destra del suo avversario, perché legato a doppio filo con lobby e poteri forti”. Sabato grillini in piazza Castello, sfida a distanza con Renzi: "Noi siamo liberi"

Intendiamoci: se dovesse scegliere, Davide Bono, candidato del Movimento 5 stelle alla presidenza della Regione Piemonte, non voterebbe Sergio Chiamparino né Gilberto Pichetto, neanche sotto tortura. Ma se è vero che «rappresentano due facce della stessa medaglia», per l’esponente grillino è altrettanto innegabile che è l’ex sindaco di Torino «il vero uomo delle lobby e dei poteri forti, quello che gioca a carte con Marchionne e sostiene il Tav in Valsusa». Per questo, conclude il leader pentastellato, «Chiamparino è persino più a destra del suo avversario».

 

E’ un Bono in forma quello reduce dai primi dieci giorni di “PiemOltre Tour” il suo viaggio in camper attraverso ogni anfratto della Regione. Dopo la prima settimana nel Vco, ora è la volta della provincia di Novara. Ieri si è intrattenuto fino a notte a Carpignano Sesia: «Vado nei mercati, discuto con i comitati di cittadini e naturalmente coi nostri riferimenti sul territorio – racconta -. Siamo molto apprezzati tra chi è in difficoltà, ci invitano a mandarli tutti i casa, mentre nei territori in cui tradizionalmente la gente sta meglio fatichiamo a penetrare». Se n’è accorto nei giorni scorsi: tripudio a Villadossola, decisamente meno entusiasmo nella ricca Stresa. Il tour è frenetico oggi Bono è nel capoluogo per la Tribuna politica in Rai, domani si torna nel Novarese fino a sabato quando attivisti ed eletti si sono dati appuntamento alle 15 in piazza Castello per presentare le loro proposte e distribuire cento uova di Pasqua per contribuire alla campagna di autofinanziamento: «Finora abbiamo raccolto 23mila euro, altri 10mila circa sono frutto delle donazioni che arrivano direttamente sul nostro conto corrente». Ogni cittadino può devolvere al massimo mille euro, «una garanzia di libertà, perché la politica si fa con le idee non con i soldi – dice Bono –. Se dovessi vincere non dipenderò da nessuno».

 

Saranno presenti, tra gli altri, i parlamentari Alessandro Di Battista, Laura Castelli, Alberto Airola e Ivan Della Valle, i due esponenti della Sala Rossa Vittorio Bertola e Chiara Appendino e poi amministratori e militanti provenienti da tutta la provincia. Di nuovo in piazza Castello, quella che Beppe Grillo riempie ormai sistematicamente a ogni incursioni in terra subalpina dal 2011, quando patrocinò la campagna delle amministrative. Contemporaneamente, lo stesso sabato, Matteo Renzi sarà a Torino per aprire la campagna elettorale di Chiamparino al PalaIsozaki: «Sarà una bella sfida a distanza - conclude Bono -. A noi interessa parlare di proposte e di idee realizzabili e concrete. Fare solo chiacchiere non porta a nulla e Renzi, fino ad oggi è stato l'uomo delle chiacchiere e non del fare».